Un GP d’Italia del cuore: gli eroi del coronavirus ospiti a Monza

Duecentocinquanta tra medici, infermieri e operatori del 118 saranno ospiti del Gran Premio di Monza di F1 2020, per il resto disputato a porte chiuse

La conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d'Italia di F1 2020 (Foto Monza Eni Circuit)
La conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d’Italia di F1 2020 (Foto Monza Eni Circuit)

Un weekend di gara a porte chiuse, ma non per gli eroi del coronavirus. Sarà un’edizione del cuore del Gran Premio d’Italia quella 2020: anomala per l’assenza forzata del pubblico, che non potrà festeggiare a fine corsa con la consueta invasione di pista, ma che riserverà comunque altri momenti emozionanti e commoventi.

L’Automobile Club d’Italia ha infatti deciso di riservare “un grazie vero, sentito e non formale”, come ha spiegato il suo presidente Angelo Sticchi Damiani, ai medici, agli infermieri, agli operatori del 118 che da mesi ormai combattono in prima linea, rischiando la loro stessa vita, contro il Covid-19. Saranno loro gli unici spettatori, molto speciali, che potranno assistere dal vivo alla gara di Monza.

“Nonostante il Gran Premio si disputi a porte chiuse, l’Aci ha invitato 250 persone tra personale medico e dell’assistenza sanitaria e operanti della Protezione Civile ad assistere alla gara, in rappresentanza di tutti coloro che nel e col sistema sanitario italiano hanno lavorato e lavorano fino a sedici ore al giorno per tutelare la salute di tutti noi”, ha rivelato Sticchi Damiani, vicepresidente mondiale sport della Federazione internazionale dell’automobile, in occasione della conferenza stampa di presentazione del GP oggi a Milano.

I tifosi presenti a Monza virtualmente

Quanto ai semplici tifosi, invece, potranno essere presenti sulle tribune almeno in forma virtuale, con il loro volto stampato su cartonati a grandezza naturale, in cambio di una piccola donazione che sarà devoluta a favore di strutture sanitarie come l’Istituto nazionale per le malattie infettive Ircss Lazzaro Spallanzani di Roma, la Fondazione Ircss Ca’ Granda Ospedale maggiore Policlinico di Milano e l’Associazione Brianza per il cuore Onlus.

“Il 2020 rimarrà un anno indimenticabile”, conclude Sticchi Damiani. “Facciamo in modo che quei valori alti, nobili e universali che lo sport incarna, ce lo facciano ricordare come l’anno nel quale l’umanità riuscì a sconfiggere una delle piaghe più gravi che era stata chiamata ad affrontare”.

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile club d'Italia (Foto Monza Eni Circuit)
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile club d’Italia (Foto Monza Eni Circuit)
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