Marquez non c’è e la Ducati si suicida: ricetta per buttare un Mondiale

La Ducati può vincere questo campionato orfano di Marc Marquez, ma con il divorzio da Dovizioso a Borgo Panigale hanno operato un vero e proprio suicidio.

Andrea Dovizioso (Getty Images)
Andrea Dovizioso (Getty Images)

L’obiettivo della Ducati ormai da diversi anni è quello di ritornare sul tetto del mondo in MotoGP, una vetta toccata solo una volta nel 2007, quando i soldi di Audi erano lontani e a fare da padrone era l’ingegno degli ingegneri italiani che partorirono una moto perfetta per Stoner, con un motore pazzesco.

Oggi però 13 anni dopo la casa di Borgo Panigale, dopo qualche anno buio, è ritornata lì tra i primi della classe. Sulla sua strada però si è abbattuto il tifone Marquez, l’extraterrestre cannibale che non lascia nemmeno le briciole agli avversari. Il risultato? Tre secondi posto consecutivi con Andrea Dovizioso, l’unico che in questi ultimi anni ha dato la seppur vaga impressione di poter far sudare Marc.

Lo spagnolo e l’italiano negli ultimi anni hanno fatto praticamente un campionato a parte, in solitaria. Dovi ad esempio, pur perdendo il confronto con Marquez, ha costantemente surclassato il resto dello schieramento, tanto che in questi due anni il suo secondo posto nel Mondiale non è mai stato messo in discussione.

Ducati autolesionista

In questo 2020, quindi, con l’infortunio di Marquez la strada per la Ducati verso il titolo sembrava spianata, ma le cose si sono decisamente complicate negli ultimi mesi. L’errore più lampante a Borgo Panigale è stato sicuramente la gestione del caso Andrea Dovizioso. Il marchio italiano ha prima cercato di sostituirlo in ogni modo avvicinando i vari Vinales e Quartararo e infine ha traccheggiato sul rinnovo portando ad una definitiva rottura tra le parti.

Per carità i numeri ci dicono che Andrea è in piena corsa per il titolo, ma il Dovi che siamo abituati a vedere in questi ultimi 3 anni, a questo punto, sarebbe già scappato via in questo Mondiale senza Marquez. L’impressione è che la Ducati quest’anno si sia fatta male da sola e qualora dovessero andare male le cose a fine anno avrà tanti rimpianti in dote.

Giusto, giustissimo pensare al futuro provando a cercare un rider giovane su cui puntare. Doveroso però confermare Dovizioso, che è da anni il miglior pilota in sella alla Ducati e l’unico in grado di impensierire Marquez. Quello tra Andrea e Borgo Panigale è sicuramente il divorzio più sanguinoso di questa stagione, che potrebbe costare a fine 2020 un Mondiale.

Antonio Russo

Ducati (Getty Images)
Ducati (Getty Images)
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