Intervento della polizia a Silverstone. Arrestato gruppo di persone prima del GP

Nel primo weekend di Silverstone non sono mancati gli imprevisti. Arrestate alcune persone e non per violazione delle norme anti-Covid.

(©Getty Images)

L’idea era quella di entrare in autodromo e invadere la pista durante lo svolgimento della gara come abbiamo visto accadere spesso in passato. Un gruppo di protesta, tale “Extinction Rebellion”, attivo contro i cambiamenti ambientali ha scelto i momenti appena antecedenti all’appuntamento domenicale per farsi notare.

Per la verità si è trattato di un blitz studiato di tutto punto dato che i quattro protagonisti per introdursi nell’impianto si erano travestiti da addetti alla sicurezza. Una volta messi i piedi però in circuito e tirati fuori i cartelli “Act Now” (ndr. agisci ora) sono stati immediatamente fermati ed arrestati dalla polizia.

“Lo abbiamo appreso poco prima del giro di formazione grazie alle segnalazione di un commissario, a quel punto abbiamo subito contattato le forze dell’ordine avvisando che degli esterni potevano essersi introdotti nella struttura”, il racconto del direttore di corsa Michael Masi.

Ancora polemiche sul pre-gran premio

Anche in Inghilterra, come in Austria e in Ungheria non sono mancati i malanimi per quella che ormai è diventata la cerimonia antecedente lo start e che prevede la dimostrazione di sostegno da parte dei piloti di F1 al movimento che difende i diritti delle persone di colore.

Dopo le numerose proteste di Romain Grosjean che platealmente ha confidato di essersi stancato di questa pratica spinta perlopiù da Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, in UK pure l’altro driver della Haas Kevin Magnussen ha voluto prendere le distanze dal messaggio puramente polticio.

“Ho deciso di non inginocchiarmi più perché non sono d’accordo con tutte le idee proprie dell’organizzazione  Black Lives Matter”, ha spiegato il danese all’Algemeen Dagblad rivelando come sebbene sia a favore delle manifestazioni contro il razzismo, sia invece contrario all’imposizione delle famiglie arcobaleno ed LGBT.

Chiara Rainis

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