Motomondiale, il Montmelò non rischia: si corre a porte chiuse

Il GP di Catalunya si terrà a settembre, dopo l’appuntamento di Misano. Gli organizzatori fanno sapere già da ora che sarà a porte chiuse.

GP Catalunya 2019 (getty images)

Carmelo Ezpeleta non ha chiuso ogni speranza al pubblico sulle tribune, ma nel 2020 sarà molto difficile vedere spettatori dal vivo. Quel che è certo è che a Jerez de la Frontera la classe regina correrà i primi due round stagionali a porte chiuse, con lo spettacolo che sarà visibile solo da casa. In Spagna il governo ha smesso di diffondere quotidianamente il numero delle persone morte per Coronavirus nelle precedenti 24 ore, iniziando a indicare il numero delle morti nei precedenti 7 giorni. I contagi sono in netto calo, ma l’epidemia è ancora lontana dall’essere estirpata definitivamente.

In una nota ufficiale la FIM ha dichiarato che “tutte le date, gli eventi e l’eventuale presenza di spettatori sono soggetti all’evoluzione della pandemia e all’approvazione di governi e autorità”, ma il circuito del Montmelò ha già ha escluso che il GP di Catalogna in programma il 27 settembre sarà aperto al pubblico. “La pista catalana sarà teatro dell’ottava prova della stagione MotoGP e lo farà senza la presenza del pubblico. Questa decisione risponde alle misure preventive stabilite dalle autorità per il contenimento di Coronavirus al fine di garantire la sicurezza e la salute delle persone”, spiegano nella loro dichiarazione.

E sebbene l’evoluzione della pandemia possa consentire l’apertura delle scene al pubblico, tant’è che a Misano non si esclude l’accesso ad una piccola parte di spettatori, chiariscono nella nota ufficiale che non ci saranno cambiamenti e avvertono gli spettatori che avevano acquistato i loro biglietti in anticipo per il GP che si sarebbe tenuto il 7 giugno che possono conservarlo per il 2021 o chiedere un rimborso. “La richiesta pertinente può essere effettuata tramite una piattaforma online che sarà attiva dal 29 giugno”.

GP Catalunya 2019 (getty images)
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