Schumacher mette la famiglia Williams alla porta: “Sono vecchi”

Schumacher critica aspramente la Williams e imputa il tracollo della scuderia agli stessi proprietari, inadeguati per svolgere il ruolo dirigenziale.

Claire Williams (©Getty Images)

Non c’è andato certo per il sottile Ralf Schumacher. In barba all’attaccamento inglese per la cosiddetta “legacy”, l’eredità alle generazioni future di qualcosa d’importante, il fratello di Michael ha praticamente invitato Frank e Claire Williams a lasciare la F1.

Incapaci di dare solidità e continuità ad un progetto partito con grandi auspici nel 1976 tanto da battere i grossi costruttori  per ben 9 volte, papà e figlia sarebbero giunti al capolinea secondo il 44enne, tornato di recente alla ribalta mediatica dopo anni di silenzio.

“Sembra che nessuno dei due sia in grado di gestire il team adottando un approccio moderno”, l’accusa di un atteggiamento da naftalina lanciata tramite il sito Speed Week. “Ci sono diverse cose sbagliate nel modo in cui lo stanno amministrando”.

Avendo vinto sei GP proprio con la scuderia di Grove nel 2004 il tedesco sa di cosa parla. “Avrebbero dovuto già fare i bagagli anni fa facendosi sostituire da qualcuno di più giovane. I tempi ormai sono cambiati”, ha aggiunto additando il patron come una sorta di padre padrone capace soltanto di imporre dall’alto.

A suo avviso l’unica maniera per salvare un’equipe ormai alla deriva in termini finanziari e di credibilità sarebbe esattamente la cessione totale.

“E’ una grande squadra e con i giusti partner e finanziamenti io mi unirei subito”, ha buttato lì forse stuzzicato dall’idea di piazzarci dentro il figlio David un po’ sulla scia di quanto fatto dal magnate canadese Lawrence Stroll con Lance.

Ad oggi sono due i personaggi interni al motorsport a contendersi l’acquisto della Williams: Michael Latifi, papà dell’attuale pilota ufficiale, e l’altrettanto potente russo Dmitry Mazepin, dato per ricco sfondato e dunque in piana facoltà di rilevare la “baracca” nonché pure lui di dotare il piccolo Nikita di un sedile di prestigio.

“Sono felice che ci sia gente desiderosa di investire nei motori anche se per far andare avanti il proprio ragazzo”, ha infine asserito.

Ralf Schumacher (Getty Images)

Chiara Rainis

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