Steiner: “Il 2020 non salta. Senza Ferrari in Australia non si poteva correre”

Gunther Steiner ha raccontato del giorno in cui si è presa la difficile decisione di far saltare definitivamente il Gran Premio dell’Australia.

Steiner e Binotto (Getty Images)
Steiner e Binotto (Getty Images)

Gunther Steiner è uno dei team principal più amati della F1 grazie al suo essere un personaggio schietto e senza peli sulla lingua. La Haas però purtroppo non ha raccolto di certo risultati esaltanti. In particolare la squadra americana ha pagato un vistoso calo di prestazioni in gara dopo qualifiche di solito sempre molto buone.

Proprio per questo il manager meranese sperava in questo 2020 per correggere il tiro e portare finalmente a casa quei risultati che ci si aspettava dalla Haas. Purtroppo però il coronavirus ha frenato ad oggi i suoi sogni di gloria come quelli di tutti i partecipanti al campionato di F1 che oggi sono costretti a stare a casa a guardarsi vecchie gare in tv.

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Steiner spera in un inizio ad agosto

Come riportato da Auto Sprint Steiner parlando della gara saltata all’ultimo a Melbourne ha così dichiarato: “La nostra posizione riguardo al GP d’Australia era la seguente: a questo punto siamo qui e corriamo, ma dipendevamo comunque dal fatto che la Ferrari aveva deciso di non correre e quindi non ci avrebbero dato il motore. Poi quando la Mercedes ha deciso di andare via allora non c’era più la maggioranza favorevole a prendere il via. La scelta di non correre penso che sia stata quella più giusta comunque”.

Il team principal della Haas ha poi proseguito: “Non penso che il campionato 2020 salti, al massimo sarà una stagione con poche gare. Io spero che correremo tra gli 8 e i 12 GP. Sarei già contento, magari facendo scattare la stagione ad agosto, però questa è una mia speranza, un mio pensiero”.

Infine Steiner ha così concluso: “Quest’anno c’era il contratto in scadenza da rinnovare per i prossimi 5 anni. Ora però non è il momento di parlare di queste cose, dobbiamo pensare a sopravvivere quest’anno”.

Antonio Russo

Vasseur e Steiner (Getty Images)
Vasseur e Steiner (Getty Images)
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