Formula 1 indomita: “Scriveremo il calendario senza chiedere ai team”

L’amministratore delegato della Formula 1, Chase Carey, rivela che il nuovo calendario 2020 sarà deciso senza l’approvazione delle squadre

L'amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d'Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Clive Mason/Getty Images)
L’amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d’Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Clive Mason/Getty Images)

Ormai ufficializzato il rinvio dei Gran Premi d’Olanda e di Spagna e la cancellazione di quello di Montecarlo, la prima data utile per il via della stagione 2020 di Formula 1 dovrebbe essere quella del 7 giugno, quando a Baku è in programma il GP dell’Azerbaigian.

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I vertici del Mondiale, tuttavia, sono al lavoro nel tentativo di recuperare tutte le tappe (tranne quella del Principato) in date successive del calendario. Approfittando anche del mese di agosto che si è ormai liberato, grazie alla decisione di anticipare il periodo di sosta forzata delle scuderie a marzo-aprile.

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L’intenzione che l’amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, ha dichiarato nel comunicato stampa ufficiale è quella di “far partire il campionato il prima possibile”. La nota è stata diramata subito dopo la riunione in teleconferenza svolta alla presenza di (quasi) tutti i team principal, dello stesso Carey, di Ross Brawn e del presidente della Fia, Jean Todt.

La Formula 1 va avanti per la sua strada

“Nel meeting è stato dato il pieno sostegno ai progetti di rimettere in calendario il numero più elevato possibile di gare, non appena sarà sicuro farlo”, prosegue il boss della F1. “La Formula 1 e la Fia lavoreranno ora per finalizzare un calendario 2020 revisionato e si consulteranno con le squadre, ma come si è deciso alla riunione non sarà necessaria la loro approvazione formale”.

Insomma, i vertici della massima serie automobilistica potranno decidere il nuovo volto della stagione anche senza dover chiedere il semaforo verde ai team. “Questo ci concederà la necessaria flessibilità per concordare i nuovi programmi con gli organizzatori locali delle gare e per essere pronti a iniziare a correre al momento giusto”, conclude Carey.

Il presidente della Federazione internazionale dell'automobile, Jean Todt, con l'amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey (Foto Charles Coates/Getty Images)
Il presidente della Federazione internazionale dell’automobile, Jean Todt, con l’amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey (Foto Charles Coates/Getty Images)
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