C’era una volta un’epoca in cui i costruttori mettevano in strada degli autentici gioielli che avevano potenti motori termici e performance da brividi.
Emulare le performance della prima hypercar della storia della Ferrari è stato il pensiero fisso per anni dei costruttori francesi. Quando morì nel 1988, il Drake se ne andò con la tranquillità di aver creato l’auto più veloce al mondo. Da pilota, appassionato e fondatore del marchio più iconico della storia, Enzo Ferrari aveva l’obiettivo di lasciare un segno e sbaragliare la concorrenza inglese, francese, tedesca e americana.
Lo stile della F40, grazie all’estro di Aldo Brovarone e Leonardo Fioravanti, sotto la guida di Nicola Materazzi, fu impareggiabile. Con i suoi 324 km/h dichiarati divenne la vettura più veloce al mondo alla fine degli anni ‘80. Il record di top speed resistette finché non fu presentata un’altra opera d’ingegno di Materazzi, ovvero la Bugatti EB 110, prodotta dal 1991 al 1995.
Tutto il mondo conosce la Ferrari F40, ma in pochissimi associano la velocità a un marchio transalpino che non sia Bugatti. Parliamo della Venturi, una casa produttrice fondata dagli ingegneri francesi Claude Poiraud e Gérard Godfroy nel 1984 a Couëron. Il marchio nacque proprio con l’idea di realizzare le auto sportive più veloci al mondo. Dopo il fallimento, il brand venne comprato dal magnate monegasco Gildo Pallanca Pastor, che ha deciso di convertire la produzione per sviluppare oggi esclusivamente automobili elettriche.
La storia della Venturi 400 GT
L’auto da corsa francese, creata agli inizi degli anni ‘90 appositamente per competere nelle gare di turismo, equipaggiava un motore V6 biturbo con alesaggio a 90°, di 2975 cm³ di cilindrata. Il biturbo, di derivazione PRV/EIA, era capace di sprigionare una potenza di 408 CV, con una coppia di 530 Nm e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube RMC Miami.
La Venturi 400 GT, prodotta tra il 1994 e il 1997, venne portata su strada con delle versioni in edizioni limitate. La supercar ricordava molto la F40 con un enorme alettone posteriore, passaruota marcati, prese d’aria laterali e una bocca enorme anteriore per far respirare il motore V6 biturbo da 3,0 litri di circa 408 cavalli e 520 Nm di coppia, associato a un cambio manuale a cinque velocità, trazione posteriore. Le performance? Scatto da 0 a 100 km/h in circa 4,5 secondi, velocità massima dichiarata attorno ai 290‑300 km/h. Lontana dai numeri della F40, ma molto rara sul mercato.