Uno stabilimento dietro l’altro sta facendo venire meno l’intera struttura che sorreggeva la Fiat. Resta in ballo ancora un ex impianto Maserati, sempre in vendita e sotto la lente d’ingrandimento di un major cinese.
La Cina è sempre più potente, mentre la Fiat è sempre più in crisi. Oggi il marchio torinese, rientrante nell’universo Stellantis, deve affrontare un mercato molto più difficile e competitivo. Le soluzioni arrivate dall’Oriente hanno messo in serissima difficoltà anche le ultime proposte lanciate. I produttori stranieri hanno una potenza di fuoco e vogliono colonizzare il mondo.
La Lear di Grugliasco ha ancora 250 lavoratori in bilico e interessa a un player straniero. La trattativa con un gruppo italo-cinese potrebbe portare alla reindustrializzazione dell’ex stabilimento Lear. La società, produttrice di sedili e sistemi elettrici per autoveicoli, nel 2018 si era classificata al 147º posto nella classifica di Fortune 500. Forniva anche i sedili alle Maserati e alle Fiat. DR Automobiles, l’azienda italiana che da anni importa e modifica SUV cinesi, sta continuano la crescita con mire espansionistiche.
La DR ha rivelato una ex fabbrica di piastrelle per farla diventare uno stabilimento di auto. Non parliamo solo di assemblaggio, ma di produzione, con un investimento da 50 milioni di euro. Il business dei produttori italo-cinesi è più ampio e variegato. In Lombardia l’azienda produttrice di moto SWM è stata acquistata dai cinesi di Shineray e ora produce SUV. Giotti Victoria Automotive, specializzata in veicoli commerciali leggeri e minicar, importa le Glory della cinese DFSK Motor.
L’Italia si sta cinesizzando
I major cinesi hanno capito che possono fare affari d’oro in Europa. Stellantis ha investito anche su Leapmotor per avere una quota di una startup in espansione. L’ex stabilimento Maserati può diventare utile per una produzione di modelli italo-cinesi?
Le mire espansionistiche non conoscono confini geografici nel mondo dell’Automotive. Nel 2022, Stellantis, in una propria ottica di riorganizzazione degli spazi, ha annunciato la volontà di vendere la struttura di Grugliasco. Con il trasferimento dei lavoratori rimasti a Mirafiori, dove nel frattempo è stata trasferita la produzione della Maserati Quattroporte e della Maserati Ghibli, si è già creata la possibilità per l’investitore dagli occhi a mandorla.