Il Gruppo Stellantis dovrà affrontare una grana a causa della controparte francese. Nei Paesi Bassi è polemica e il rischio di un maxi-risarcimento, in una fase già molto complessa, si sta materializzando.
Ombre nere sul Gruppo Stellantis aleggiano e non si vede luce in fondo al tunnel. Nuovi problemi e rogne per il Gruppo capitanato da Elkann che rischia risarcimenti in tutta Europa a seguito di una sentenza di un Tribunale dei Paesi Bassi, ad Amsterdam, che ha portato l’attenzione su milioni di veicoli diesel Hdi prodotti dai marchi Citroën, Peugeot e Opel, accusati di essere equipaggiati con un software fraudolento capace di manipolare i dati sulle emissioni inquinanti. Una questione che interessa da vicino non solo i proprietari olandesi, ma potenzialmente tutti i clienti europei, che hanno acquistato veicoli diesel dei marchi coinvolti nel periodo che va dal 2009 al 2019.
L’azione legale, portata avanti da associazioni come la Stichting Car Claim e la Diesel Emissions Justice Foundation, ha denunciato una vera e propria frode sistematica; le accuse sono molto gravi. Migliaia di proprietari di Citroën, Peugeot e Opel si sono così ritrovati a possedere automobili che, di fatto, non risultano conformi alle direttive ambientali dell’Unione Europea. La portata della decisione olandese ed è un monito di trasparenza per tutte le case costruttrici di automobili.
Stellantis, ombre all’orizzonte
Il Gruppo Stellantis sta vivendo un periodo assai complesso e questa è l’ultima tegola caduta sulla testa, nuove sfide e problematiche all’orizzonte per il n.1 Elkann e il nuovo CEO Antonio Filosa che è subentrato a Tavares.

Questa sentenza suona come un colpo al cuore e crolla la fiducia della clientela. Da ricordare lo scandalo Dieselgate che nel 2015 travolse il Gruppo Volkswagen. Oggi per la Commissione europea il rispetto delle normative sull’inquinamento è una mission da portare avanti. Sarà un autunno e un inverno caldo per il Gruppo e per i suoi esponenti che sono impegnati in prima linea a battagliare tra mille difficoltà. L’agenda di Elkann è ricca di appuntamenti, anche con la legge. Ne vedremo delle belle o delle brutte in baste al vostro punto di vista sulla questione.