Gianni Agnelli ebbe la capacità di intuire il futuro. Ecco come la FIAT ha iniziato a dominare l’industria dell’Automotive nostrana.
Dimenticatevi la crisi attuale del mercato e facciamo un salto a quando la FIAT era in cima alle lista dei desideri di tutti gli italiani. Alla fine della seconda guerra mondiale, nel nostro Paese, c’era la volontà di porre le basi di una nuova era. Agli italiani non è mai mancata la capacità inventiva e la possibilità di trasformare questa creatività in solide realtà.
La famiglia Agnelli era già una delle più potenti d’Italia ma con il boom dell’automobile la strada del successo venne tracciata. In rapida successione l’Avvocato mise a segno manovre finanziarie mirate per accaparrarsi i migliori brand, a partire da Alfa Romeo, Lancia, sino all’acquisizione poi della Ferrari, battendo la proposta che la Ford presentò ad Enzo Ferrari.
Prima del Gruppo Stellantis nacque FCA, meglio conosciuta con il nome di Fiat Group Automobiles, una società italiana partecipata da Fiat Chrysler Automobiles. Sarebbero stati sviluppati, alle nostre latitudini, marchi FIAT, Alfa Romeo, Lancia, Fiat Professional e Abarth. Nel Gruppo c’erano altri due marchi non più utilizzati quali Autobianchi e Innocenti.
La potenza della FIAT
La famiglia Agnelli, anche grazie allo Stato italiano, è riuscita a creare un vero e proprio impero. FCA ha dato vita ad alcune partecipazioni in varie joint-venture, ovvero il 37,86% della Tofaş, il 49,69% della Leasys e il 50% della Sevel. FGA conta oltre 130ila dipendenti e 120 stabilimenti nel mondo. Date una occhiata a questo modello FIAT in lavorazione per il futuro. Nel mese di aprile 2009 Fiat Group ha acquistato il 20% di Chrysler Group da Cerberus Capital Management, dando l’avvio ad un’alleanza industriale tra i due gruppi.
Oltre ai marchi italiani sopracitati sono stati inclusi Chrysler, Dodge, Jeep, Ram Trucks e Mopar, oltre a Global Electric Motorcars. Grazie alle intuizioni di Marchionne FCA è diventata una solida realtà. Nel 2021 è avvenuta la fusione con PSA per la creazione di un unico grande gruppo che è diventato il quarto al mondo. Stellantis, infatti, può vantare Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS Automobiles, FIAT, FIAT Professional, Free2Move, Jeep, Lancia, Maserati, Opel/Vauxhall, Peugeot, RAM e tanti altri marchi top. Sfruttando lo stato di crisi di tanti brand gli Agnelli sono stati capaci di costruire un impero.