I motori della Maserati sono un concentrato di tecnologia estrema. Ecco l’origine dei propulsori della casa del Tridente.
La storia della Maserati ha origine nel 1914. Alfieri Maserati curava la messa a punto delle Isotta Fraschini per le sfide su strada. La casa emiliana, agli albori, aveva appena 5 dipendenti. Oltre ai due fratelli Maserati, c’erano altri tre lavoratori. Naturalmente la storia del brand si legava già a quello delle prime corse nel Motorsport. La prima vettura era la Tipo 26 del 1926.
Nonostante la morte di Alfieri nel 1932 il brand ha continuato a crescere. Nel 1937 la factory venne ceduta ad Adolfo Orsi, che spostò la produzione da Bologna a Modena. Dopo la seconda guerra mondiale, Juan Manuel Fangio fece grande la Maserati in F1, correndo 22 Gran Premi. Si aggiudicò 7 tappe e si laureò Campione del Mondo nel 1957. Tra le vetture di maggiore spicco della storia racing del Tridente c’era la Tipo 60.
Nel 1968 Adolfo Orsi decise di vendere l’azienda alla Citroen. La gestione non risultò vincente e nel 1973 la Maserati venne posta in liquidazione. Arrivò Alejandro De Tomaso, col supporto dell’ente a partecipazione statale Gepi ad evitare la bancarotta. La rinascita del brand passò per il rilancio di nuovi modelli come la Biturbo. Quest’ultima segnò il nuovo corso della casa emiliana con motore V6. De Tomaso cedette il brand poi alla FIAT.
La produzione ricominciò, con i trionfi commerciali della Coupé, della Spyder, della Quattroporte e della Ghibli. Negli anni ‘90 il management della FIAT decise di delegare a Maranello il controllo sul marchio del Tridente. La collaborazione è proseguita anche in seguito al ritorno di Maserati sotto la gestione FCA, avvenuto nel 2015. Sono arrivati anche i SUV, Grecale e la Levante. La storia del marchio è intrisa di vittorie nel Motorsport. Nel 2020 i vertici della casa del Tridente hanno deciso di ritornare ai fasti del passato con il lancio della MC20.
I motori della Maserati
Il modello top di gamma del brand presenta la sigla MC che sta per Maserati Corse, recuperando la denominazione della hypercar MC12 del 2004. Un mostro su cui aveva cooperato anche Michael Schumacher. I tecnici del Tridente, oggi facente parte del Gruppo Stellantis, hanno creato un nuovo motore spettacolare.
Si chiama Nettuno e si tratta di un V6 biturbo da 630 cavalli. Maserati Nettuno è una famiglia di motori a benzina V6 biturbo, a doppio sistema di iniezione, progettati e prodotti dalla Maserati nello stabilimento di Modena e montati sulle proprie vetture. Dietro a queste migliorie c’è la mano dei tecnici Ferrari. Si tratta di un capolavoro di ingegneria assoluto. Lo 0 a 100 km/h avviene in soli 2,9 secondi, mentre in soli 8,8 secondi scatta da 0 a 200 km/h. Date una occhiata alla versione Tuning.
La MC20 raggiunge una velocità massima di 325 km/h, 730 Nm di coppia. Le supercar hanno una aerodinamica estrema. Le dimensioni della MC20 sono le seguenti: 467 cm di lunghezza, 197 di larghezza e 122 cm di altezza. Una supercar di 630 CV per 463 kW di potenza. Un’auto di lusso con prestazioni eccezionali nel segno del Cavallino.