MotoGP, Bagnaia campione senza bisogno di Sprint Race: la statistica parla chiaro

Pecco Bagnaia è riuscito nell’impresa di fare il back to back. Si è aggiudicato due mondiali di fila, come era accaduto solo ai più grandi di sempre in era MotoGP.

Il torinese è stato più forte di Jorge Martin nell’ultimo e decisivo atto della stagione. Occorre partire dal finale di Valencia prima di avvolgere il nastro sino al debutto stagionale avvenuto con una clamorosa doppia vittoria sul tracciato di Portimao. Pecco ha concluso il Mondiale, esattamente, come lo aveva iniziato, ossia vincendo e convincendo, al di là di quel pizzico di fortuna che ha accompagnato il suo cammino.

MotoGP, Bagnaia campione senza bisogno di Sprint Race: la statistica parla chiaro
Bagnaia si conferma il numero 1 (Ansa) tuttomotoriweb.it

Pecco ha trionfato con estrema lucidità, scattando benissimo dalla prima casella e chiudendo ogni spiraglio, nei primi giri, al rivale della Pramac. Martin ha commesso due gravi errori, prima rischiando di tamponare il numero 1 e uscendo fuori traiettoria e, in seguito, prendendo in pieno Marc Marquez nel disperato tentativo di rimontare nel modo più veloce possibile.

Una foga nata dall’errore pregresso nel testa a testa che sarebbe potuto essere gestito in modo, totalmente, differente. Al contrario il centauro di Madrid ha forzato troppo, dimostrando una profonda immaturità nel confronto con il torinese. Per Martinator è stata la prima grande occasione della carriera in top class e non ha saputo sfruttarla. Chi, invece, è stato attendista e calcolatore, invece, ha vinto il braccio di ferro.

Pecco, nonostante una seconda parte di stagione in calando, ha vinto con merito il suo secondo titolo di fila in MotoGP. Una impresa che era capitata, esclusivamente, a Marc Marquez in Honda e Valentino Rossi in Honda e Yamaha. E’ il primo ducatista a conseguire un simile risultato, agganciando Stoner a quota due mondiali nella classe regina ed entrando sempre più nel cuore dei fan della Ducati.

Bagnaia si conferma il numero 1

Pecco non avrebbe avuto bisogno delle SR per confermarsi campione, ma non ci riferiamo solo al 2023 ma anche agli anni precedenti. Difatti, sappiamo tutti che la differenza Martin l’ha fatto nelle gare brevi del sabato, dove si è preso grossi rischi e benefici. Per Pecco, dopo un inizio positivo nelle SR, non è andata così bene e, in molti casi, ha preferito gestire per calare l’asso al sabato per strappare i 12 punti della P1.

Pecco Bagnaia è riuscito nell’impresa di fare il back to back.
Bagnaia a Valencia (Ansa) tuttomotoriweb.it

Nelle SR Pecco ha totalizzato, complessivamente, 140 punti. Ciò significa che Pecco ha ottenuto la domenica 327 punti totali. Un bottino che non solo è superiore a quello dello scorso anno dove Bagnaia si fermò a 265, dopo una rimonta sensazionale su Fabio Quartararo, ma degli anni precedenti. Avrebbe vinto a mani basse anche nel 2021 perché il francese totalizzò 278 punti con 2 round in meno.

Nel 2020, però, si corsero appena 15 GP e in quel caso a Mir bastò una sola vittoria e soli 171 punti. Nei due anni precedenti, invece, con un GP in meno Marc Marquez conquistò la bellezza di 420 punti (record personale) e 321. Il record di punti di Valentino Rossi, il primo rider della storia della MotoGP a vincere due mondiali di fila, è stato quello di 373 con 18 round. Nella sostanza Pecco, su una Ducati da sogno, ha ottenuto risultati in linea con i due più grandi campioni della categoria, senza considerare le SR.

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