Dove e come è morto Alberto Ascari? Storia drammatica

E’ stato uno dei campioni storici del circus e l’unico in grado di vincere due mondiali per l’Italia. Ecco in che circostanze perì.

Solo pochi piloti italiani hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Formula 1. A causa della penuria attuale in griglia continuano ad essere presi ad esempio i campioni di un’altra generazione. Sono dei veri punti di riferimento per i tifosi appassionati della storia della categoria regina del Motorsport, ma non tutti li conoscono. La più importante competizione al mondo, agli albori, vide la sfida tra Farina, Ascari e Fangio per lo scettro di campione del mondo.

Dove e come è morto Alberto Ascari? Storia drammatica
Ascaro è stato uno dei campioni storici del circus (Ansa) tuttomotoriweb.it

Facendo un paragone con l’epoca attuale è come se Hamilton, Alonso e Verstappen si fossero dati battaglia per anni per lo scettro. Due di loro erano nati in Italia. Anche Juan Manuel Fangio aveva nel sangue il Belpaese. All’epoca l’Italia viva il periodo di massimo splendore per quanto riguarda i motori. Dopo il titolo mondiale conquistato all’esordio nel 1950 da Nino Farina fu Alberto Ascari a strappare consensi nel 1952 e nel 1953, dopo il trionfo di Fangio nel ’51.

Fu il primo driver al modo, infatti, a conquistare il doppio riconoscimento iridato, elevandosi su tetto del mondo sebbene fosse stato etichettato nella primissima fase di carriera come un autentico figlio di papà raccomandato dato suo padre Antonio. Quest’ultimo era stato un grande manico negli anni ’20 e aveva instradato il figlio.

La scomparsa di Alberto Ascari

Nel 1955 arrivò la triste morte del pilota che avrebbe dovuto proseguire la sua carriera in Lancia, una monoposto progettata per contrastare la straordinaria Mercedes. La storia ebbe un finale da incubo nel maggio del 1955 sullo scenografico autodromo di Monza. Fangio andò dall’amico Villoresi per provare la nuova Ferrari sull’asfalto del Tempio della velocità. Ecco come è morto, invece, il grande Lorenzo Baldini.

La scomparsa di Alberto Ascari
Il leggendario pilota Alberto Ascari (Ansa) tuttomotoriweb.it

L’esperto pilota non si tirò indietro e proprio nei momenti finali perse completamente il controllo del mezzo, finendo per andare a sbattere contro le barriere di protezione. Il suo corpo finì sbalzato dalla vettura e Ascari morì sul colpo a causa di una avaria tecnica poco tempo prima del passaggio al volante della Landa.

Ancora oggi Alberto Ascari è citato per essere l’ultimo dei piloti in grado di vincere un titolo mondiale alle nostre latitudini. La morte del bicampione rappresentò una perdita per tutto il mondo delle quattro ruote. Il milanese seppe distinguersi anche con vetture a ruote coperte. I suoi migliori risultati furono un secondo posto alla Carrera Panamericana del 1951, la vittoria al Rally del Sestriere sempre nel ‘51, il successo alla 1000 km del Nürburgring nel 1953 e, infine, i trionfo su Lancia D24 alla Mille Miglia del 1954. Partecipò anche alla 24 Ore di Le Mans del 1952 e 1953, pilotando una Ferrari e realizzando in entrambe le occasioni il giro più veloce in gara.

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