Marc Marquez è tornato sul podio nella scorsa tappa in Giappone. Una piccola grande soddisfazione per la Honda in una annata molto sofferta.
E’ l’inizio di una nuova alba per Marc Marquez e la Honda? Lo sperano i tifosi ma anche tutti coloro che sono convinti che il genio di Cervera abbia ancora tante cartucce da giocarsi in MotoGP. Le motivazioni per tornare ad eccellere non mancano dopo un lungo calvario. Marc ha iniziato ad avere serissimi problemi di continuità nel 2020, a seguito dell’incidente all’omero destro di Jerez de la Frontera.
La sua carriera da allora è stata stravolta da continue operazioni e inevitabili lunghe riabilitazioni. Ben 4 operazioni alla spalla destra hanno tolto dalla bagarre mondiale il Cabroncito nelle ultime 4 annate. L’ultima operazione, svolta in un centro specializzato negli Stati Uniti, potrebbe aver risolto tutti i problemi.
Purtroppo Marc è sempre a rischio diplopia e, relativamente, a quell’aspetto c’è poco da fare. Il riacutizzarsi della visione doppia rappresenta una minaccia sempre presente nella sua vita.
Basta una forte caduta e Marc potrebbe tornare a riavere il problema alla vista. Questo aspetto, probabilmente, ha frenato un team factory dall’ingaggiarlo. A livello di talento puro Marc è uno dei più grandi della storia del motociclismo, ma potrebbe garantire un rendimento come quello pre-Jerez? E’ la domanda che si staranno facendo anche in Ducati. Marc ha manifestato la volontà di tornare a correre ad alti livelli ed è consapevole che sulla Honda RC213V attuale non può lottare per un Mondiale.
Il nativo di Cervera ha osservato i progressi di suo fratello Alex in sella alla Desmosedici del team Gresini Racing, nel 2023, ed è tentato dalla possibilità di sfidare i migliori centauri ducatisti nella prossima annata. Marc ha ancora un accordo annuale con la casa di Tokyo e non ha ancora sciolto tutte le riserve sul suo futuro professionale in top class. Marc ha provato ad imitare Valentino Rossi. Ecco cosa è accaduto.
Marc Marquez, piccola gioia a Motegi
In Giappone Marc è arrivato al terzo posto, alle spalle di Martin e Bagnaia. Un podio ricercato per tutto il 2023 e giunto, forse, nella domenica più importante davanti agli occhi dei tecnici giapponesi. Sul bagnato il trentenne ha mostrato tutte le sue skill.
Erano 350 giorni che non occupava un posto d’onore sul podio, essendo stato terzo in due Sprint nel 2023, ma per tornare ad un piazzamento domenicale occorre risalire al GP d’Australia dello scorso anno.
In quell’occasione terminò secondo dietro ad Alex Rins sulla Suzuki. Si tratta di un importante iniezione di fiducia per il pilota di Cervera in vista del finale di campionato. Marc non avrebbe mai immaginato nel 2019 di dover aspettare anni per superare un mostro sacro come Angel Nieto in termini di podi.
Il prossimo step sarà tornare a vincere un GP. I 140 podi di Marc sono così distribuiti: 101 in MotoGP, 25 in Moto2 e 14 in 125cc. Nieto he ha conseguiti 139 totali. Il pilota con più podi nella storia del motociclismo è Valentino Rossi con 235. Alle sue spalle Agostini con 159 e Pedrosa con 153. Giù dal podio Jorge Lorenzo con 152 e Marc, per l’appunto, a 140.