Lutto nel Motomondiale: la notizia che sconvolge il circus

Il motociclismo ci permette di gioire ad ogni azione di sorpasso in pista, ma a volte vi sono tragedie che lasciano senza fiato.

La vita è breve, ma quella dei protagonisti del Motorsport rischia di esserlo ancor di più. I centauri impegnati nel motociclismo si assumono dei rischi enormi per arrivare a cogliere un sogno. Sin da bambini lottano fianco a fianco, tirando staccate e provando a superare i propri limiti. E’ una metafora della vita stessa. Ogni giorno, con costanza a dedizione, tutti noi cerchiamo di affrontare i rischi con coraggio, ma i centauri sono di un’altra pasta.

Morto il pilota Mirko Giansanti
Lutto nel Motomondiale

Sono consapevoli che, nonostante i progressi tecnici delle moto, dell’abbigliamento e dei tracciati, i pericoli sono ad ogni giro. Negli ultimi anni sono scomparsi tanti piloti delle due ruote. Il Motorsport è pericoloso a tutti i livelli. Più ci si eleva e maggiori sono le variabili. Un tempo i piloti venivano definiti i cavalieri del rischio, proprio perché non avevano alcun timore nell’affrontare sfide rischiosissime.

Vi sono stati campioni che per una vita hanno corso ad oltre 300 km/h e poi hanno avuto una banale caduta, riportando conseguenze drammatiche. C’è chi dopo aver speso una intera carriera ad inseguire una vittoria è stato costretto in un letto e a morire per una malattia incurabile. E’ il caso di Mirko Giansanti. L’ex rider avrebbe compiuto 47 anni il prossimo 14 settembre, ma non ce l’ha fatta.

Motociclismo in lutto per il talento italiano

Giansanti è stata una delle promesse nostrane nel Motomondiale, avendo corso nelle classi 125 e 250 tra il 1996 e 2005 in sella ad Honda e Yamaha. Il debutto avvenne con una wildcard nel Gran Premio d’Italia del 1996. La classe 125 dell’epoca era molto competitiva e non era facile ritagliarsi uno spazio. Il centauro di Terni prese parte anche al GP di Catalogna con il team Pileri, conquistando subito due punti.

Motociclismo in lutto per il campione
Mirko Giansanti (Ansa) tuttomotoriweb.it

Nella sua prima annata completa in 125 chiuse nono, giungendo poi sesto, sempre in sella ad una Honda, nell’anno successivo. Nel 2000 passò al team Benetton Playlife, conquistando 5 podi nelle prime 6 gare. Nel momento migliore della sua carriera si fratturò una mano, dovendo dire addio ai sogni di gloria. Nel 2001 fu ingaggiato dal team Axo Racing, ma strappò solo un secondo posto nella tappa di Le Mans.

Nel 2002 corse nel team Scot Racing e chiuse 15º, nel 2003 scelse di fare ritorno al team Matteoni Racing, balzando su una Aprilia, ottenendo una decima posizione in graduatoria. Dopo una nona posizione nell’annata successiva nel 2005 passò alla classe 250, preferendo rimanere nel team Matteoni Racing su una Aprilia. Il suo miglior risultato fu un nono posto in Spagna e chiuse l’annata al quindicesimo posto.

Dal 2007 prese parte al Campionato Italiano Velocità categoria Supersport. Nel 2008 gareggiò in Supersport con la Honda CBR600RR del team Berry Racing, ma decise di mollare dopo cinque tappe avare di soddisfazione. Chiuse la sua carriera alla guida di Kawasaki, levandosi le ultime gioie nel motociclismo. In totale nel Motomondiale ha celebrato 12 podi. Dopo una lunga lotta per un male incurabile, Mirko ci ha lasciati all’età di 46 anni il 7 agosto 2023. Da parte di tutta la redazione di tuttomotoriweb.it le più sentite condoglianze alla famiglia.

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