F1, quanto è stata pagata la Jordan e chi ne ha preso il posto?

La Jordan si è distinta nella categoria regina del Motorsport per un modo di intendere le corse differente. Ecco chi l’ha sostituita.

La Jordan, pur non conquistando mai un mondiale, ebbe un forte impatto in F1. In un certo qual modo, a livello di marketing e di trovate pubblicitarie, il fondatore Eddie Jordan anticipò in scala minore quanto riuscì in seguito al drink team della Red Bull Racing. Erano anni diversi ed osare, anche su alcune tematiche, non era peccato.

Quanto è stata pagata la Jordan?
Jordan (Ansa) tuttomotoriweb.it

L’imprenditore irlandese, dopo una breve carriera di pilota, iniziò ad accumulare esperienze nelle categorie propedeutiche alla Formula 1. La scuderia si distinse per i successi in F3 britannica e in Formula 3000, finché non decise di lanciarsi con convinzione nel 1991 nella categoria regina del Motorsport. I risultati furono subito confortanti e in quell’anno fece il suo debutto, sull’iconico tracciato di Spa Francorchamps, Michael Schumacher.

Il rookie tedesco lasciò la platea a bocca aperta, facendo presagire una carriera di altissimo profilo. La Jordan 191 montava motori Ford. I piloti ufficiali, De Cesaris e Gachot, ottennero complessivamente 13 punti, chiudendo la prima annata al quinto posto della graduatoria costruttori. Nel 1992 Eddie Jordan trovò un accordo con il petroliere sudafricano Sasol e Barclays, oltre al supporto tecnico e finanziario della Yamaha che equipaggiò la monoposto 192. I risultati furono, però, impietosi con un solo punto messo a referto nell’ultimo atto della stagione ad Adelaide.

Per la stagione 1993 Eddie puntò sul promettente Rubens Barrichello e l’esperto Ivan Capelli, licenziato dalla Ferrari. La storia non cambiò nonostante si passò ai motore Hart. Furono messi a referto soli 3 punti, due lì portò a casa il brasiliano, mentre uno lo conquistò il nuovo acquisto Eddie Irvine. La coppia fu confermata e per il secondo anno consecutivo il motore usato dalla scuderia fu l’Hart.

La scomparsa della Jordan

Dal 1994 in avanti la squadra crebbe in termini di risultati. I due futuri piloti della Ferrari dimostrarono di avere del talento. La squadra conquistò 28 punti e il quinto posto in graduatoria. Tra i risultati di spicco si ricordano un secondo e terzo posto ottenuti nel Gran Premio del Canada 1995 con la Jordan 195 motorizzati Peugeot.

La scomparsa della Jordan
Jordan vs Ferrari (Ansa) tuttomotoriweb.it

La squadra nel complesso disputò in Formula 1 ben 250 Gran Premi, conquistando 4 vittorie. La prima la mise a segno Damon Hill nel 1998 a Spa. Frentzen si aggiudicò due tappe nel 1999, elevando la squadra al terzo posto nei costruttori. L’ultimo trionfo, nel 2003, portò la firma di Giancarlo Fisichella in un caotico Gran Premio del Brasile. Il trofeo fu attribuito al romano anche in un secondo momento perché tale fu il caos che, inizialmente, non fu chiaro il suo successo.

L’ultimo podio arrivò nell’ultimo anno in F1 con il portoghese Monteiro. Quest’ultimo, nell’anomalo Gran Premio degli Stati Uniti d’America 2005 con 6 monoposto al via, giunse al terzo posto. La squadra venne ceduta per 60 milioni di dollari al gruppo di investitori del Midland Group, guidato dal finanziere canadese di origine russa Alex Shnaider. In seguito la squadra divenne Spyker F1, Force India, Racing Point e oggi Aston Martin.

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