Red Bull, Verstappen sconsolato: guardate che disastro, è successo di nuovo (VIDEO)

La Red Bull Racing ha colto la ventisettesima doppietta della sua storia in F1. Max Verstappen ha preceduto Sergio Perez, ma nei festeggiamenti non tutto è andato per il meglio.

Sembra esserci una piccola maledizione sui trofei conquistati in questa stagione dalla Red Bull Racing. Il tredicesimo trionfo consecutivo della squadra con sede a Milton Keynes ha stracciato il record storico della McLaren del 1988. Sembrava impensabile, soprattutto dopo i domini firmati Ferrari e Mercedes, che una squadra potesse ottenere una simile striscia di vittorie.

Red Bull, Verstappen sconsolato
Red Bull (LaPresse) tuttomotoriweb.it

La Red Bull Racing non ha avuto rivali. La Ferrari, ad inizio 2022, sembrava poter essere un accreditato competitor, dopo annate avare di soddisfazioni, ma la competitività della wing car di Maranello è durata poco.

Oggi la Rossa si rispecchia in una realtà misera, cogliendo le briciole lasciate dal duo della Red Bull Racing. In questa annata Max ha già suonato la decima sinfonia, mentre il messicano ha vinto due tappe. Tra loro, in classifica, c’è un gap di 125 punti.

Il terzo riconoscimento iridato consecutivo per il toro olandese è, oramai, solo una formalità. A Spa l’olandese ha anche subito una penalità di 5 secondi per aver sostituto il cambio, ma nonostante una partenza dalla sesta casella della griglia non ha faticato a riottenere la leadership della gara.

Max ha sfruttato il crash alla prima curva tra Oscar Piastri e Carlos Sainz. I due si sono centrati, non lasciandosi spazio. L’australiano della McLaren è stato subito costretto ad alzare bandiera bianca, mentre il ferrarista si è ritirato nel momento in cui ha compreso che non aveva alcun senso continuare con una fiancata squartata, dopo il contatto con l’anteriore desta del driver della McLaren. Max si è così subito ritrovato quarto alle spalle di Lewis Hamilton.

Red Bull, un altro trofeo in pezzi

Max Verstappen ha aspettato il momento giusto per scavalcare Lewis Hamilton. Quest’ultimo, finché ha potuto, ha resistito in scia di Leclerc con DRS spalancato, ma nel momento in cui non ha potuto sfruttare l’apertura dell’ala mobile posteriore è stato sverniciato dall’olandese. Stesso destino, sul rettilineo del Kemmel, è occorso a Charles Leclerc.

Max, dopo essersi lamentato via radio per la strategia al muretto, ha effettuato il pit stop per montare le mescole medie. Sulle gialle il ritmo del figlio d’arte di Jos è stato insostenibile, anche quando è scesa una leggera pioggia sull’asfalto.

Il #33, oggi numero 1 della griglia, ha sopravanzato, agevolmente, Sergio Perez ed è scappato via. Il messicano, alla fine del Gran Premio del Belgio, ha accumulato ben 20 secondi di distacco.

Dopo il podio, come di consueto, il team ha celebrato con tutti i meccanici la gioia della doppietta. Stavolta non è stata responsabilità di Lando Norris, ma il trofeo è andato distrutto nella corsa per sfuggire agli spruzzi dello champagne. Date una occhiata alle immagini postate su Twitter. E’ raro assistere ad un trofeo rotto, figurarsi due coppe distrutte di fila.

Impostazioni privacy