Quanto costa una BYD? Rimarrete sorpresi dal prezzo delle EV cinesi

Il marchio BYD, nato nel 1995 con la produzione di batterie, è diventato famoso nel mondo con il lancio delle prime auto elettriche.

La Cina è vicina e la joint venture tra Mercedes e BYD ne è la dimostrazione. Il marchio di Stoccarda ha intuito l’enorme potenziale dell’azienda che, in proprio, produce auto elettriche fatte in casa. Nel 2020 era già stata avviata la produzione europea di autobus elettrici con il primo stabilimento in Ungheria. Ma cosa c’è dietro al fenomeno BYD?

Quanto costa la BYD
BYD (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Per quanto risulti paradossale, occorre ragionare sul cambiamento epocale che riguarda l’industria dell’Automotive. Nel giro di 20 anni tantissimi colossi che oggi ci sembrano inscalfibili potrebbero entrare in una crisi profondissima o, addirittura, rischiare di fallire. Il motivo? I marchi che, con grande fatica, si stanno convertendo all’elettrico stanno prendendo scelte insidiose.

C’è chi, come Volkswagen, quasi per lavarsi la coscienza per lo scandalo del dieselgate ha deciso di puntare su una produzione massiccia di EV, facendo investimenti importanti. Le piattaforme dove vengono realizzate le auto full electric sono venute a costare cifre iperboliche e la risposta del pubblico è stata minima. Inevitabilmente i vertici del Gruppo hanno dovuto rivedere le proprie priorità, ammettendo il passo falso.

Anticipare la dead line del 2035 ad oggi può procurare anche clamorosi autogol finanziari. Le vetture elettriche sarebbero prese in considerazione anche in Italia se avessero un prezzo ragionevole. Se persino city car arrivano a superare i 25mila euro, senza ecobonus, è evidente che ci sia un problema. Quando c’è un problema, solitamente, in Asia, inventano anche una soluzione.

Il listino della BYD

Per rispondere all’interrogativo precedente, il finanziere americano Warren Buffett ha una partecipazione in BYD del 22%. L’azienda cinese ha una capitalizzazione di circa 120 miliardi di dollari. Avete capito bene e la cosa che lascia, veramente, sorpresi è che tutto viene fatto in casa sul piano tecnico. La batteria a lama è un punto di forza del marchio.

La cinese BYD Atto 3
Il listino della BYD

Per il suo esordio in Europa, la BYD ha puntato su vetture che potessero soddisfare anche i palati più fini. La prima auto importata è stata la BYD TANG, un SUV a sette posti lungo 4.870 mm, motore da 505 CV ed autonomia di 400 chilometri. Le prestazioni sono da brividi con uno 0 a 100 km/h in appena 4,6 secondi. Prezzo intorno ai 72mila euro.

La berlina BYD HAN sembra nata per mettere i bastoni tra le ruote alla Tesla Model 3 e alla Model S. La vettura con una batteria da 85,4 KWh, autonomia di 521 Km, trazione integrale e 517 CV di potenza massima, si aggira sempre intorno ai 70mila euro. La EV più economica del brand cinese è la compatta BYD Atto 3, venduta in Germania al prezzo di 38.000 euro. Le prestazioni sono altrettanto convincenti. Date una occhiata al design, anche per dimensioni è la più efficace per le nostre strade.

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