Ferrari, scopriamo da vicino la 499P regina di Le Mans: tutti i suoi segreti

La Ferrari è la grande attesa in quel di Monza, dove si disputa la quinta tappa del FIA WEC. Ecco perché ha vinto Le Mans.

Il FIA WEC fa tappa a Monza per il quinto appuntamento stagionale, e la Ferrari si è subito presentata di gran carriera dopo essersi imposta alla 24 ore di Le Mans. La 499P ha infatti primeggiato nel primo turno di prove libere, con Alessandro Pier Guidi, sulla #51, che si è messo davanti a tutti girando in 1’37”533, tenendo dietro per appena 3 millesimi la Porsche #38 dell’Hertz Team Jota con Antonio Felix Da Costa.

Ferrari 499P scopriamola nei dettagli
Ferrari 499P in azione a Monza (Ferrari Media Press) – Tuttomotoriweb.it

La vettura di Maranello, nonostante un BoP non troppo favorevole, si è subito adattata ai lunghi rettilinei monzesi, tipologia di pista che può esserle molto adatta. Infatti, la miglior 499P della stagione si è vista, oltre a Le Mans, anche a Spa-Francorchamsp, dove solo una strategia errata è costata forse la vittoria ad AF Corse, che si è dovuta accontentare della terza piazza.

La Ferrari punta, dunque, ancora molto in alto, anche se la concorrenza pare essere molto vicina, con un gap di pochi decimi tra le varie vetture. A questo punto, andiamo a dare un’occhiata a quella che è la tecnica ed il lavoro dietro a questo gioiello del Cavallino, che dopo Le Mans vuole prendersi anche il titolo mondiale.

Ferrari, la 499P è un’opera d’arte in movimento

Nella pit-lane di Monza, abbiamo avuto modo di avere un bell’incontro ravvicinato con la Ferrari 499P, che si distingue per ogni suo piccolo dettaglio. Uno dei segreti di questa vettura è il posteriore molto sofisticato, con due stabilizzatori verticali, come potrete vedere nelle foto, che sono opposti rispetto a quelli dei rivali, che hanno potato per una soluzione orizzontale.

Tutto ciò porta la 499P a far leva su un retrotreno che riesce a stare molto basso, sfruttando al meglio la downforce che può generare. Anche le bandelle dell’ala posteriore sono differenti rispetto agli altri, con due profili molto allungati e che si raccordano con la carrozzeria sopra alle ruote posteriori, mentre davanti c’è il resto dei segreti di quest’auto.

La Ferrari, la cui aerodinamica è stata curata dal Centro Stile di Maranello, ha optato per uno splitter di dimensioni importanti, che si unisce a dei passaruota molto generosi. Curiosa la soluzione dei fari anteriori, posizionati molto in basso e dalle dimensioni ristrette, mentre le fiancate lasciano spazio, nella parte centrale, ad un abitacolo rastremato e che riduce la resistenza all’avanzamento.

A livello sospensivo, troviamo un doppio quadrilatero di schema pull-rod, ma la parola chiave di questo progetto sta nella compattezza delle forme. La 499P si è dimostrata molto efficiente aerodinamicamente, con delle velocità di punta che sono sempre state al vertice. Da valutare, su piste meno veloci, il consumo della gomma, che a Sebring ed a Portimao ha dato qualche problema di troppo. La vettura oggi è cresciuta, ed è pronta a fare la differenza d’ora in avanti.

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