La Mazda ha radici molto antiche. Il suo fondatore, da una intuizione geniale, diede vita ad una realtà industriale che cresce ancora, di pari passo, alle innovazione tecnologiche.
Jujiro Matsuda è nato l’8 agosto 1875 nella località di Hiroshima da un pescatore. Già questo vi farà capire la portata delle idee rivoluzionarie dell’uomo d’affari giapponesi. Chi, all’epoca, nasceva in un contesto umile, difficilmente, provava ad abbandonare la strada della famiglia, sul piano lavorativo, per lanciarsi in nuovi ambiti.
Il mondo lo cambiano i coraggiosi e Matsuda ha lasciato il segno per una determinazione che appartiene solo ai più grandi. L’uomo era il dodicesimo pargolo di una famiglia molo numerosa. Stanco del contesto della sua città natale, a soli 13 anni decise di partire in direzione di Osaka per addentrarsi nel boom di una grande città. Iniziò a lavorare come fabbro e, a soli 20 anni, aprì la sua prima officina metalmeccanica. Dopo 10 anni di lavoro nel settore, ebbe una intuizione che decise di brevettare.
Matsuda inventò una pompa che diede un impulso nuovo al settore. L’azienda Matsuda Works all’inizio del ‘900 poteva già contare su 4mila dipendenti. Tra i tanti lavori c’era anche la realizzazione di spolette di artiglieria per lo zar di Russia. L’obiettivo di Jujiro era quello di espandere l’attività ad Hiroshima, nella sua città natale, ma la scelta non diede i suoi frutti e fu costretto a lasciare l’azienda.
Le avversità non piegarono lo spirito del nipponico che, tra sofferenze e difficoltà, non mollò mai. Alla base del percorso di vita dell’uomo c’è sempre stata una profonda fiducia in sé stesso e negli altri. L’uscita dalla Nihon Steel Manufacturing Company portò nelle casse di Jujiro una cifra considerevole che gli permise di avviare il progetto più importante.
La forza della Mazda
Dietro alla creazione del noto marchio automobilistico c’è stata una volontà precisa di Matsuda. Avrebbe potuto vivere di rendite, dopo la cessione dell’azienda ma da imprenditore oramai navigato, prese una fabbrica di sughero in crisi e la trasformò in una all’avanguardia nella metalmeccanica. Ben presto l’azienda divenne una delle prime del Sol Levante. Ancora una volta Jujiro fu un precursore, anticipando il boom del settore dei veicoli.
La domanda per la Mazda Go, una specie di Ape Car in salsa giapponese, fu talmente elevata che la produzione risultava troppo esigua. Il nome del brand riporta, per assonanza, al nome del suo fondatore ma anche al Dio persiano della luce e della saggezza. Con un motore a quattro tempi e la sua pompa, Matsuda aveva maturato l’idea di iniziare la produzione di vetture a quattro ruote rivoluzionarie, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale frenò gli entusiasmi. Tutti ricordano la reazione degli Stati Uniti all’attacco di Pearl Harbor ed Hiroshima.
La bomba atomica sganciata ad Hiroshima segnò un momento drammatico nella vita di Jujiro Matsuda. Quest’ultimo rimase, miracolosamente, illeso a bordo della sua vettura, ma la sua aziende ebbe pesanti perdite. Non si perse d’animo e rimise in piedi la Mazda per come la conosciamo oggi. Da allora la filosofia del marchio autonomo giapponese, ancora dopo la scomparsa del suo fondatore, è rimasta invariata.