Ferrari, che batosta dalla Red Bull: arriva il grande rifiuto

La Ferrari sta cercando forze fresche per il proprio comparto tecnico, ma nelle ultime ore non sono arrivate buone notizie in merito.

In casa Ferrari c’è voglia di rivalsa, con Frederic Vasseur che sta cercando di fare ciò che non è riuscito a Mattia Binotto nel corso dei suoi quattro anni nel ruolo di team principal. Il manager francese, infatti, vuole rinforzare il comparto tecnico con brillanti ingegneri provenienti da altre squadre, ma non è così semplice.

Ferrari SF-23 (ANSA)
Ferrari SF-23 con Leclerc a Melbourne (ANSA)

La notizia degli ultimi giorni è relativa a Laurent Mekies, che andrà in AlphaTauri nel 2024 nel ruolo di team principal, abbandonando quello di direttore sportivo nella Scuderia modenese. Al momento, ci sono alcuni ingegneri ex Red Bull che sono già arrivati a Maranello, ma altri hanno declinato l’offerta.

L’unica speranza della Ferrari è proprio quella di assicurarsi nomi importanti, ma è chiaro che di questo passo, sarà difficile creare una struttura tecnica forte in breve tempo. Nelle prossime righe, andremo a scoprire chi è il famoso membro del team di Milton Keynes che ha deciso di non lasciare la propria squadra.

Ferrari, arrivano due grandi rifiuti dalla Red Bull

La Ferrari va a caccia di rinforzi, e negli ultimi giorni vi abbiamo parlato di alcuni nuovi tecnici arrivati direttamente dalla Red Bull. Uno degli artefici del DRS magico del team di Milton Keynes sarebbe già a lavoro da qualche settimana a Maranello per cercare di direzionare lo sviluppo della SF-23, assieme ad un altro ingegnere proveniente dalla squadra diretta da Christian Horner.

In questi ultimi giorni, si era parlato di un interessamento forte verso Enrico Balbo, ma anche al direttore tecnico Pierre Waché, ovvero colui che è la firma principale della Red Bull assieme ad Adrian Newey. Secondo quanto riportato in queste ore da “Auto Motor und Sport“, entrambi avrebbero espresso la volontà di non lasciare Milton Keynes, rifiutando, dunque, l’offerta della Scuderia modenese.

Secondo quelle che sono le ultime indiscrezioni, al momento sono tre gli ingegneri che la Ferrari starebbe utilizzando per il progetto 2024. Enrico Cardile si sta occupando della parte telaistica, Diego Tondi di quella aerodinamica e Fabio Montecchi cura il ruolo di capo progettista, in una sorta di riorganizzazione dopo l’addio di David Sanchez avvenuto ormai due mesi fa.

Enrico Gualtieri resta a capo dello sviluppo della power unit, nonostante le voci che si erano rincorse poco tempo fa riguardo ad un suo imminente addio a Maranello. Secondo altre voci, il Cavallino aveva cercato di assicurarsi anche le prestazioni di Dan Fellows, il figlioccio di Newey, nel senso ovviamente professionale, che però poi ha deciso di dirigersi in Aston Martin, con i frutti del suo lavoro che si sono già visti con l’auto 2023.

Anche lui avrebbe declinato l’offerta della Rossa per non lasciare l’Inghilterra, seguendo il Newey-pensiero. Il problema sembra essere legato proprio alla superiorità dei tecnici britannici, i quali non hanno la minima intenzione di lasciare i loro luoghi d’origine per essere sottoposti ad enormi pressioni a Maranello. Di questo passo, per il Cavallino, sarà molto difficile organizzare un comparto tecnico di livello, ed il tempo passa.

Impostazioni privacy