Valentino Rossi conquista un altro “titolo”: il dato è davvero strabiliante

La MotoGP è partita nel segno di Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi, con l’Academy VR46 che ha prodotto dei super talenti. Valentino Rossi se la gode.

Il Gran Premio del Portogallo ha dato il via alla stagione della MotoGP targata 2023, con Pecco Bagnaia che si è preso il successo sia nella prima Sprint Race della storia al sabato, per poi fare un sol boccone degli avversari anche nella giornata di domenica. Il campione del mondo in carica è partito a razzo, confermando di essere il grande favorito per questa annata.

MotoGP Valentino Rossi (ANSA)
MotoGP Valentino Rossi (ANSA)

In Argentina, Pecco è invece incappato in un fine settimana molto complesso, che però si stava mettendo bene con il secondo conquistato ai danni di Alex Marquez a pochi giri dalla fine. In seguito, l’iridato è caduto a terra, gettando all’aria il podio ed anche la leadership del campionato. Essa è infatti passata ad uno spettacolare Marco Bezzecchi, che a Termas de Rio Hondo si è preso la prima, storica affermazione in MotoGP.

Il rider del Mooney VR46 Racing Team ha debuttato lo scorso anno, prendendosi il premio di debuttante migliore, siglando una pole position in Thailandia e conquistando il primo podio pochi mesi prima, con un gran secondo posto in Olanda. Il “Bez” era andato fortissimo sin dai test invernali, chiudendo in terza piazza la gara di apertura in Portogallo.

Sul fondo bagnato argentino, Bezzecchi non ha avuto rivali, dominando sia il Warm-up della domenica mattina che la gara pomeridiana. Si è trattato di un sogno che si è avverato, che certifica la grandissima organizzazione dell’Academy di Valentino Rossi, che ora si può godere i suoi talenti che dominano il mondo delle due ruote, che è appartenuto al “Dottore” in persona per tanti anni. E la sensazione è che il bello debba ancora venire

MotoGP, l’Academy di Valentino Rossi fa scintille

La MotoGP ha eletto Pecco Bagnaia come campione del mondo nel 2022, e si è trattato del primo pilota dell’Academy di Valentino Rossi a cogliere questo risultato. La gioia del nove volte iridato è stata incontenibile lo scorso 6 novembre a Valencia, e la cosa positiva è che non c’è il solo rider torinese a far sognare questo gruppo di eroi.

La vittoria di Marco Bezzecchi in Argentina conferma un talento straordinario, che aveva pagato un passaggio forse troppo repentino tra la Moto3 e la Moto2 qualche anno fa, ma che in MotoGP ha sempre fatto bene sin dal proprio debutto dello scorso anno. In Argentina ha fatto benissimo anche Franco Morbidelli, altro prodotto dell’Academy, vice-campione del mondo nel 2020, che in seguito si era perso del tutto.

Il rider capitolino ha bisogno di risultati per guadagnarsi la conferma in Yamaha per il prossimo anno, e dopo le difficoltà di Portiamo, il week-end perfetto di Termas de Rio Hondo lo può far risorgere. Purtroppo, il podio è sfuggito negli ultimi giri a causa della rimonta di Johann Zarco, ma il quarto posto, confrontato con il fine settimana difficile di Fabio Quartararo, può essere considerato come una vittoria.

I risultati parlano da soli, e fanno capire alla perfezione quanto l’idea dell’Academy sia stata vincente. Negli ultimi anni, si è sempre ricercato l’erede di Valentino Rossi, quello che secondo molti doveva essere Marco Simoncelli, che il destino ci ha tolto ormai oltre un decennio fa. Probabilmente, un suo diretto erede non ci sarà mai, ma ora è lui stesso che sta costruendo i campioni del futuro, tutti italiani e super-talentuosi.

Un plauso va fatto anche al team Mooney, che sta crescendo a dismisura, grazie ad una squadra di grandi professionisti, tra cui spicca Matteo Flamigni, capo-tecnico di Bezzecchi, che ha lavorato per tutta la vita in questo ruolo al fianco di Valentino Rossi. Il sogno dell’Italia che domina in questo mondo sta ora tornando realtà, e non dobbiamo far altro che godercelo, sperando che le cose vadano avanti in questo modo.

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