Horner gela Verstappen: la strategia Red Bull è diversa

Il team principal della Red Bull Racing, Christian Horner, ha annunciato come stanno realmente le cose tra Verstappen e Perez.

Arriva una buona notizia per i fan della Formula 1 in un annata iniziata nel segno della Red Bull Racing. Nei primi 2 Gran Premi del campionato 2023, infatti, la squadra austriaca ha collezionato due doppiette dominanti. In Bahrain Max Verstappen ha messo a ferro e fuoco la pista, lasciando solo le briciole agli avversari.

Red Bull, Horner e Verstappen (ANSA)
Red Bull, Horner e Verstappen (ANSA)

Perez si è dovuto, parzialmente, sudare il secondo posto dopo una prima parte di gara alle spalle di Charles Leclerc. La rottura della seconda centralina della Ferrari SF 23 ha spalancato le porte anche al novantanovesimo podio in carriera di Fernando Alonso. Quest’ultimo si è confermato sul terzo gradino del podio anche nella tappa successiva in Arabia Saudita, precedendo le due Mercedes e le due Ferrari.

Per le prime due posizioni nel velocissimo tracciato di Jeddah non c’è stata nemmeno bagarre. Stavolta è stato Sergio Perez il mattatore della domenica, sfiorando anche l’hat-trick. Dopo la pole position il messicano ha condotto la sfida con esperienza, dopo aver riscavalcato Fernando Alonso, gagliardo nei primi metri del Gran Premio, e accumulando un netto vantaggio su tutti gli altri competitor

Senza safety car il Checo avrebbe potuto amministrare con grande serenità l’ultima parte di gara, l’allarme scattato sulla RB19 del compagno di squadra olandese è stato sufficiente per congelare le posizioni. Il nativo di Guadalajara si è lamentato in ogni caso del giro più veloce fatto registrare dal bicampione del mondo all’ultima tornata.

Red Bull, atmosfera rovente

Il drink team aveva chiesto a Verstappen di mantenere una andatura sull’1.33, evitando di prendersi rischi. Dopo quanto accaduto al semiasse nel Q2. Per conservare la leadership del campionato il #33, oggi numero 1 della griglia, si è tenuto stretto il punticino addizionale spingendo con caparbietà nell’ultima tornata del Gran Premio.

Tra i due talentuosi piloti della Red Bull Racing potrebbe anche nascere una rivalità, sebbene a parità di condizioni, Max ha dimostrato di essere inavvicinabile dall’ex driver della Racing Point. In questa annata il feeling di Perez sembra un pizzico superiore rispetto ai suoi standard, tuttavia anche nel 2022 aveva iniziato con il piede giusto per poi conquistare appena due successi.

Max Verstappen, invece, ha celebrato un nuovo record, vincendo nel 2022 15 tappe su 22. Nemmeno Michael Schumacher nel periodo d’oro della Ferrari e Sebastian Vettel al volante della Red Bull Racing erano riusciti a raggiungere un così alto numero di trionfi. I due tedeschi si erano, infatti, fermati a quota 13. Il figlio d’arte di Jos è il favorito numero 1 per la conquista del terzo titolo iridato consecutivo.

La creatura nata dall’estro degli ingegneri capitanati da Adrian Newey sembra senza difetti. Se la RB18, nella passata annata, era riuscita a collezionare 17 vittorie più due Sprint Race. Quest’anno la wing car austriaca rischia di fare meglio. Con Aston Martin, Mercedes e Ferrari distaccate, solo una lotta interna tra i due alfieri della Red Bull Racing potrebbe creare spettacolo in pista. Gli appassionati di Formula 1 sperano di rivedere un duello come quello tra Rosberg ed Hamilton che infiammò il campionato 2016.

La posizione di Horner

Dopo i contrasti della scorsa annata, i presupposti di una sfida ad alta tensione sono stati confermati dal team principal Christian Horner. “È il secondo round. Abbiamo due piloti molto maturi, hanno lavorato insieme e hanno lavorato bene insieme. Guarda [loro] sono liberi di correre oggi ma le regole di ingaggio sono: squadra prima di tutto e rispettatevi l’un l’altro, rispettate le auto che guidate“, ha sancito il TP ai microfoni di Speedcafe.com.

I due driver non avranno ordini di scuderia, potendosi giocare liberamente i prossimi trionfi. C’è da dire che la superiorità tecnica della monoposto è talmente elevata che sembrerebbe paradossale creare delle gerarchie interne. In passato la Red Bull Racing ha sempre puntato su di un pilota di riferimento, per ovvie ragioni di battaglie contro un altro top team.

Dei team order rischierebbero di complicare la posizione di una seconda guida che già dovrebbe fare i miracoli per stare al passo del bicampione del mondo. In passato tra Webber e Vettel si crearono delle dinamiche esplosive, ma il talento del tedesco fece sempre la differenza sull’esperienza del veterano australiano. Ad oggi il livello di Sergio Perez non sembra superiore a quello di Mark Webber del precedente ciclo tecnico vincente della squadra con sede a Milton Keynes.

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