F1, un team pronto a cambiare nome? Arriva l’ammissione del boss

Dapprima si pensava ad un passaggio di proprietà, ora una delle scuderie della griglia di F1 potrebbe cambiare denominazione.

L’annuncio è stato fatto dal talent scout del Gruppo Red Bull Helmut Marko. La prossima stagione l’attuale Alpha Tauri potrebbe gareggiare con un altro nome. Nota come Toro Rosso dalla sua fondazione avvenuta nel 2006 quando il compianto Dietrich Mateschitz la rilevò dalle mani di Giancarlo Minardi, la scuderia ha acquisito la nuova denominazione al termine del 2019. L’obiettivo era di pubblicizzare su scala globale la marca di abbigliamento di proprietà del produttore di bevande energetiche, ma i risultati non sono arrivati.

F1 (ANSA)
F1 (ANSA)

Come ha confidato l’austriaco soltanto in pochi Paesi di quelli toccati dal Mondiale è possibile trovare dei rivenditori. Di conseguenza l’investimento finora non ha portato i frutti sperati. O in soldoni ha migliorato soltanto in maniera trascurabile la diffusione.

Lo schieramento di F1 verso una novità?

Interrogato direttamente da RacingNews365 sul tema, il 79enne ha così replicato: “E’ qualcosa che stiamo considerando. Inoltre è logico visto che il brand di vestiti è presente soltanto in tre o quattro nazioni di quelle che visitiamo“.

Dietro a questa novità ci sarebbe un programma ben definito. Attrarre sponsor e investitori, per poter utilizzare le risorse sullo sviluppo della monoposto. Questo perché pur essendo la sorella minore della Red Bull condividendo la medesima proprietà, l’equipe di Faenza è una realtà a sé stante. Dunque, non può essere definita un team B. Prova ne sono le prestazioni nettamente differenti e meno soddisfacenti della squadra emiliana.

Tra l’altro proprio in questi giorni ha cominciato a circolare la voce di un possibile trasferimento nel Regno Unito. una strategia volta ad essere più appetibile sul mercato. Se questa manovra andasse in porto in Italia rimarrebbe soltanto la Ferrari, dato che pure la Haas, che monta un telaio Dallara, ha il quartier generale a Banbury, dove prima veniva assemblata la Marussia/Manor.

A far scattare l’urgenza di una rivoluzione è stato l’amaro 2022 chiuso addirittura in penultima piazza con soli 35 punti. E proprio lo scarso rendimento avrebbe compromesso la popolarità della squadra, nonché il suo valore commerciale. Questo almeno stando all’indagine commissionata dal neo CEO Progetti e Investimenti Oliver Mintzlaff.

L’Alpha Tauri rinnova il management

Al cambio di nome potrebbe affiancarsi pure un nuovo patron? Stando a quanto affermato dal responsabile del muretto Franz Tost si tratta di un’opzione da escludere almeno nel breve periodo. Il manager di Trins avrebbe ricevuto assicurazioni da Milton Keynes che non ci saranno smottamenti improvvisi.

Per dare di sé un’immagine solida, l’Alpha Tauri ha appena dato vita ad una ristrutturazione del collettivo gestionale, creando l’inedita posizione di capo del reparto commerciale con la nomina di Lars Stegelmann. Il tedesco non è affatto un novellino dell’automobilismo, avendo svolto il ruolo di CCO per il Motorsport Network e successivamente diretto il reparto vendite per la ITR, ossia l’organizzatore della serie DTM.

Tra gli impegni di valore extra quattro ruote si ricordano funzioni di primo piano, nel Mondiale di calcio in Sud Africa di calcio nel  2010, nella UEFA, e tornando alle gare in auto, in Formula E.  “Grazie al suo contributo, alle sue competenze e all’esperienza di carattere internazionale, puntiamo ad incrementare le nostre attività di marketing”, ha infine puntualizzato il 67enne.

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