Marquez, altra brutta tegola: finisce di nuovo sotto i ferri

Non c’è pace per Marc Marquez. Dopo tre anni di infortuni e riabilitazioni, si è procurato al primo GP stagione un altro guaio fisico.

L’attesa spasmodica degli appassionati di MotoGP per il primo weekend In Portogallo si è consumata tra potenziali drammi ed infortuni seri. Ad oltre tre mesi di distanza dall’ultima gara ci sono le solite due certezze: il dominio di Ducati è netto, mentre i problemi di Marc Marquez non sono ancora terminati.

Marquez (Ansa Foto)
Marquez (Ansa Foto)

Lo spagnolo si è reso protagonista di un’azione kamikaze, nelle prime battute della gara domenicale, non usando il proverbiale buon senso. In pista è sempre molto facile farsi male, come dimostrato dalla rottura della scapola di Enea Bastianini alla sua prima gara storica in sella alla Ducati della squadra corse ufficiale. Il talento romagnolo, nella prima sprint Race della storia della MotoGP, è stato travolto dal compagno di marca Luca Marini, rimediando il brutto infortunio.

L’atmosfera si era già fatta tesa al via del Gran Premio a causa di un’entrata opinabile del #93 su Jorge Martin. Nelle prime curve Pecco Bagnaia, scattato dalla seconda casella, si è tenuto fuori dai guai, mentre ad approfittarne è stato un Miguel Oliveira in grande spolvero, all’esordio nel team satellite RNF Aprilia. Il centauro di casa si è subito portato in testa, scavalcando i duellanti spagnoli.

Il ritmo forsennato dai primi giri aveva favorito la risalita repentina di Bagnaia in prima posizione. Il torinese, in modo molto maturo, ha preso la testa della gara, scavalcando di gran carriera l’ex rider della KTM. A quel punto Marquez, scivolato in quarta posizione, ha provato a spingere più del dovuto nel tentativo di non perdere contatto con il terzetto di testa.

La follia di Marc Marquez

Il centauro di Cervera non ha dosato bene i tempi della staccata, finendo per appoggiarsi sulla carena della Ducati del team Pramac, per poi prendere in pieno il successivo pilota, ovvero Miguel Oliveira. Quest’ultimo stava già affrontando in piega la curva lenta di destra, quando si è visto arrivare addosso un tornado. Il centauro della Honda, una volta rimessosi in piedi dopo la caduta, si è sincerato delle condizioni del collega tra i fischi generali del pubblico.

Un errore del genere non è ammissibile da parte di un 8 volte campione del mondo. Rivola dell’Aprilia e lo stesso rider portoghese hanno riposto per le rime a Marc. La gara sarebbe stata lunga e, come è accaduto anche nella Sprint Race, ricca di imprevisti. Il talento di Cervera, invece, ha forzato per provare a colmare il gap prestazionale con le moto italiane. Gli si è chiusa la vena e a quel punto la frittata è stata fatta.

Per fortuna Miguel Oliveira non ha riportato una rottura alla gamba. Il rischio era un grave infortunio alla tibia e al perone. Martin, invece, ha continuato la corsa finché non si è steso al suolo nelle retrovie in un disperato tentativo di rimonta. Marc Marquez, invece, ha riportato l’infortunio al primo metacarpo della mano destra, oltre alla penalità di due long penalty per la prossima sfida.

Altra operazione per il campione

L’otto volte iridato è stato operato presso la clinica Ruber con il team dei medici Ignacio Roger de Oña, Samuel Antuña e Andrea García Villanueva che hanno già curato il catalano per l’infortunio al braccio destro a seguito della caduta a Jerez nel 2020. Il calvario del catalano iniziò proprio con il terribile tonfo del 19 luglio 2020.

A soli cinque giorni dal grave infortunio provò a rimettersi in sella alla sua RC213V, ma nei giorni seguenti, patì la rottura della placca in titanio che gli era stata inserita nel braccio per rimediare all’infortunio. Da lì in avanti furono solo guai. La quarta operazione all’omero destro è avvenuta a metà dello scorso anno. Stavolta l’intervento chirurgico è consistito nella riduzione della frattura e nella fissazione interna della frattura con due viti della mano destra. Tutto è filato liscio ma in Argentina non ci sarà. I medici non hanno dato un periodo di recupero, ma dovrebbe esserci ad Austin per l’appuntamento del 15-16 aprile, terzo round del mondiale.

Non potendo scontare la sanzione in Argentina, negli Stati Uniti dovrà passare due volte nell’area esterna del long lap penalty nel GP. Il quarto mondiale di fila del centauro della Honda è iniziato in salita. Dopo lo zero di Portimao e quello di Termas de Río Hondo, rimarrà con 7 punti sino alla SR in Texas. Pecco ha già una occasione irripetibile.

Impostazioni privacy