Max Verstappen, svelato il suo “trucco”: come umiliò papà a 5 anni

Il bicampione del mondo, Max Verstappen, ha dimostrato di avere un talento sopra la media. Ecco cosa accadde a 5 anni con suo padre Jos.

Il talento di Max Verstappen è emerso in giovanissima età e si è confermato in tutte le categorie a cui ha preso parte. Senza tradire le attese il nativo di Hasselt ha fatto la differenza, riuscendo a balzare dalla F3 alla F1, senza bisogno di affermarsi in F2.

Max Verstappen Jos (Ansa Foto)
Max Verstappen Jos (Ansa Foto)

Jos Verstappen ha fatto degli enormi sacrifici e dei grandi investimenti per rendere possibile la carriera da predestinato del figlio. Il giovane è cresciuto con l’obiettivo di vincere. Nessun altro nella storia era stato “costruito” per arrivare ai massimi livelli della categoria regina del Motorsport nel più breve tempo possibile.

Max ha debuttato in Formula 1 minorenne nel team Toro Rosso, non avendo ancora compiuto 18 anni. L’erede designato di Sebastian Vettel, nei piani di Marko, diede subito sfoggio di un talento cristallino, proprio come Seb. Quest’ultimo ha vinto quattro titoli consecutivi in Red Bull Racing, ma Verstappen potrebbe collezionarne di più. Il ragazzo di Hasselt è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli anni, mettendo da parte quello stile irruento che lo aveva caratterizzato nei primi anni in Formula 1.

La crescita di un talento cristallino

Per troppe stagioni il giovane è stato criticato per il suo approccio kamikaze, tuttavia molti azzardi erano una conseguenza di una mancanza di prestazione della monoposto. La maggior parte delle sue vittorie è stata sudata, soprattutto quelle che hanno portato al mondiale 2021. Al momento nulla è precluso all’olandese, soprattutto perché guida la migliore macchina del lotto. Ha un importante bagaglio esperienziale rispetto a tutti i suoi coetanei.

Leclerc, ad esempio, sta dimostrando di avere un gran talento nel suo percorso in Ferrari, ma non ha mai avuto a disposizione un’auto da titolo. Al contrario la RB si è concentrata sul suo giovane di riferimento, riuscendo a mettere in pista una delle migliori monoposto della storia della Formula Uno. Il #33, oggi numero 1 della griglia, può pensare di dominare nel 2023, nel 2024 e nel 2025, aspettando il cambio regolamentare che potrebbe rimescolare le carte.

E’ facile guardare oggi la Red Bull Racing come punto di riferimento, senza rendersi conto di quanto lavoro ci sia stato dietro per portare al top ciascun elemento della squadra. Max Verstappen era un talento precoce, a tratti acerbo, ma è stato aspettato e oggi ha raggiunto dei primati che, difficilmente, verranno battuti. Alla prima occasione utile al volante della Red Bull Racing il giovane conquistò la P1 in Spagna, a soli 18 anni, 7 mesi e 15 giorni.

L’umiliazione a Jos Verstappen

Con il passaggio alle monoposto dell’effetto suolo il figlio d’arte di Jos ha messo, definitivamente, la freccia, annichilendo la concorrenza. nel 2022 è diventato il pilota con più vittorie in una stagione, 15, superando il precedente record di 13, appartenente ex aequo ai tedeschi Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Per tanti anni la Red Bull Racing potrà coccolarsi un numero 1.

Già ai tempi del kart aveva messo in mostra una fame di vittoria fuori dal comune. Paul Stoddart in al podcast di F1 Nation ha dichiarato: “Nell’agosto o nel settembre del 2003 abbiamo organizzato un evento con le biposto a Rockingham. Avevamo uno dei primi simulatori di Formula 1 in assoluto, che stava uscendo proprio in quei giorni. Un giovanissimo Max, in modo sfacciato, disse a Jos: ‘dai papà, voglio fare una gara con te nei simulatori’. Alla fine Jos ha ceduto e ha fatto una gara con Max. Vuoi che ti dica chi ha vinto la gara? Max lo sa, Max l’ha fatto. Era il 2003, avrà avuto 5 o 6 anni”.

F1, la Red Bull è illegale? Primi sospetti sulla RB19. Sarà difficile per la concorrenza pensare di ridurre il distacco in questa stagione. Nonostante l’esperienza in F1 Jos fu umiliato dal figlio. L’unico avversario di Max Verstappen in questa stagione potrebbe essere il suo compagno di squadra Sergio Perez tuttavia i due sembrano appartenere a due categorie diverse. Il messicano è esperto, ma basterà?

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