Michael Schumacher, rivelazione di Ralf: ecco cosa succede

Ralf Schumacher ha preso le difese del nipote Mick dopo il licenziamento dalla Haas. L’ex pilota di F1 parla anche di suo fratello Michael.

Il cognome Schumacher ha fatto la storia della F1, con Michael che ha vinto ben sette titoli mondiali nel corso della sua strabiliante carriera, ma anche Ralf ha saputo dire la sua ai tempi della Williams-BMW, con la quale ha vinto ben sei gare. Il suo problema, come quello di tanti altri talenti capitati in quel periodo, è che si è dovuto scontrare contro un fenomeno come il Kaiser di Kerpen e contro la Ferrari più forte di ogni epoca, che vinceva tutto ciò che c’era da vincere.

Ralf e Michael Schumacher
Ralf e Michael Schumacher

Michael decise di dire basta definitivamente nel 2012, dopo l’esperienza triennale con la Mercedes, mentre Ralf si era già ritirato nel lontano 2007 dopo gli anni in Toyota. Il cognome Schumacher è così tornato a farsi largo anni dopo, con il giovane Mick, figlio di Michael e nipote di Ralf, che si è fatto strada nelle categorie minori.

Nel 2018 è arrivato il trionfo nella Formula 3 tedesca, per poi imporsi anche in Formula 2 nel 2020 con il team Prema. A quel punto, i tempi erano maturi per il debutto in F1, che infatti è avvenuto nel 2021 con la Haas, al fianco di Nikita Mazepin. Mick è sempre stato membro della Ferrari Driver Academy, che ha supportato la sua carriera sino alla F1, ma poi qualcosa si è rotto per sempre.

Schumacher, Ralf difende Mick e parla di Michael

La rottura tra la Haas e Mick Schumacher è avvenuta nel novembre del 2022, quando gli è stato comunicato che sarebbe stato rimpiazzato quest’anno dal connazionale Nico Hulkenberg. La Ferrari ha infatti rotto ogni accordo, ed il giovane tedesco si è così accasato alla Mercedes, come terzo pilota alle spalle di Lewis Hamilton e George Russell.

Si è trattato di un grande peccato, perché rivedere quel cognome in F1 aveva un sapore davvero speciale, ma le cose non sono andate come sperato. In molti non hanno digerito il comportamento di Gene Haas e Gunther Steiner, ovvero il proprietario ed il team principal della squadra americana, accusati di aver trattato male il giovane Mick.

Va detto che il figlio d’arte di errori ne ha commessi ed anche parecchi, però alcune cose sono state fin troppo esagerate. Nella nuova stagione della serie Netflix Drive to Survive“, dopo un incidente del giovane Schumy, Gene Haas ha addirittura affermato “Mick è un uomo morto“, una frase davvero poco carina, soprattutto visto la situazione della famiglia.

Su tutto ciò si è poi espresso, nel corso di un’intervista con “F1-Insider“, lo zio Ralf, che di certo non ha gradito ciò che è successo: “Non ho cambiato idea su quello che è accaduto tra la Haas e Mick. Penso che da uomo esperto non sia corretto trattare così un ragazzo giovane, non si doveva arrivare a tanto. Tutti in F1 devono resistere alla pressione, ma a volte i limiti vengono superati. La cosa che mi dà più fastidio è che se mio fratello Michael fosse stato lì le cose sarebbero andate in maniera diversa“.

L’ex pilota di Williams e Toyota è convinto che se ci fosse stato Michael, le cose sarebbero andate molto diversamente: “Credo semplicemente che la presenza di Michael sarebbe stata sufficiente. Ripeto che ognuno fa ciò che vuole, ma Mick è uno che fa parte della mia famiglia. Mi chiamo Ralf Schumacher, abbiamo lo stesso cognome, e non mi piace che un membro della mia famiglia venga trattato male e che soffra. Credo che Mick avesse delle buone possibilità, questo era molto chiaro“.

La fine dell’avventura tra Mick e la Haas è stata una brutta botta, ma nessuno esclude che qualcosa di positivo possa avvenire in futuro. Il tedesco ha fatto vedere che per certi versi può restare in questo mondo, a patto che riesca a limitare i troppi errori e gli incidenti che gli sono costati il posto.

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