Chi fornisce il carburante in F1? Ecco le scelte delle squadre

Le monoposto di F1 sfruttano carburanti sintetici che riducono l’inquinamento. Ecco da chi viene fornita ogni squadra per la benzina.

Le vetture di F1 sono molto sofisticate, e spesso ci si domanda che tipo di carburante sfruttino. Ogni motorista ha il proprio fornitore, e spesso, tale fornitore rientra anche nel nome del team stesso, come accade per la Mercedes. Sappiate che le benzine utilizzate su queste auto subiscono dei processi davvero eccezionali per rendere le power unit il più performanti possibili, ed oggi c’è un grande sguardo anche al bene del pianeta.

F1 ecco chi fornisce il carburante (LaPresse)
F1 ecco chi fornisce il carburante (LaPresse)

Nelle prossime righe, vi sveleremo la scelta che ogni squadra che partecipa al mondiale di F1 ha deciso di attuare relativamente alla benzina che viene posta nelle vetture. Ci saranno alcuni nomi che vi sorprenderanno, mentre altri rappresentano ormai dei sodalizi davvero storici.

F1, ecco da chi si riforniscono le varie squadre

Nel mondiale di F1 sono impegnate le marche di carburante più importanti del mondo, come possiamo ben vedere anche dalle livree delle monoposto. La Red Bull, ovvero i campioni del mondo, viene fornita dalla Esso, con la quale c’è un accordo che va ormai avanti da tanti anni. Sino al 2015, invece, ai tempi dei motori Renault, c’era un accordo con la Total, poi interrotto poco prima del passaggio alla Honda.

La Ferrari è in accordo da tantissimo tempo con la Shell, il cui logo della conchiglia appare sulle fiancate delle monoposto ed anche sul musetto dal lontano 1996, anno in cui questo fornitore andò a sostituire l’Agip, con la quale condivise vittorie e sconfitte per quasi un ventennio.

La Shell è anche uno sponsor tecnico per il Cavallino, ed ora è stata siglata una partnership anche per la 499P, ovvero la Hypercar che debutterà tra pochi giorni alla Mille  Miglia di Sebring del FIA WEC. Questo sodalizio è il più lungo di sempre in merito di carburanti, visto che va ormai avanti da ben 27 anni.

Lunghissimo anche l’accordo che è presente tra la Mercedes e la Petronas, che sono insieme dal 2010. Il marchio malese è sempre stato coinvolto in F1, visto che dagli anni Novanta entrò con Sauber, per poi restare con il team di Himwil anche nel triennio in cui entrò la BMW tra il 2006 ed il 2009.

In seguito, quando la Mercedes decise di rientrare nel 2010, la Petronas è diventata subito main sponsor e compare anche nel nome del team di Brackley. Recentemente è stato aperto anche un centro nei pressi di Torino, dove i piloti e Toto Wolff si recano abitualmente per degli eventi promozionali.

Anche l’Aston Martin fa uso della stessa benzina, così come la McLaren dopo l’interruzione della partnership con la Gulf, compagnia petrolifera da sempre legata al motorsport e che ora si è accordata con la Williams. Montando motori Ferrari, anche la Haas e l’Alfa Romeo sfruttano la benzina prodotta dalla Shell, mentre l’Alpine sfrutta i carburanti BP della Castrol.

Si va sempre più verso il green

Le monoposto di F1, sin dallo scorso anno, sono equipaggiate da carburanti E10, ovvero composta per il 10% da etanolo prodotto da fonti rinnovabili. Ciò significa che c’è una continua ricerca di materiali che arrechino meno danni possibili all’ambiente, e dal 2026 questo processo sarà sempre più intenso.

Infatti, con l’avvento delle nuove power unit che daranno un’importanza ancor maggiore alla parte elettrica, c’è l’obiettivo di ridurre le emissioni ancor di più, per poi arrivare all’obiettivo zero emissioni entro il 2030. Per le squadre ed i fornitori di carburante si tratta di una sfida molto intensa, perché è chiaro che l’utilizzo di queste sostanze possa portare alla perdita di performance, che deve essere ritrovata sfruttando altre zone di intervento.

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