Chi produce i motori della Tesla? Ecco chi c’è dietro

Una grande posizione economica non si fa mai per caso. La Tesla è diventata la EV più desiderata al mondo, grazie a scelte imprenditoriali ardite.

Prima di diventare il pioniere delle auto elettriche, Elon Musk era un giovane con una valigia piena di sogni. Il primo tentativo imprenditoriale fu compiuto dal sudafricano, insieme a suo fratello Kimbal con la creazione di Zip2, un’azienda di software web che rendeva facile la vita dei turisti attraverso la creazione di mappe online delle città.

Tesla Logo (Ansa Foto)
Tesla Logo (Ansa Foto)

Il sudafricano fu notato anche dai grossi gruppi editoriali, come il New York Times e il Chicago Tribune che, nel giro di pochi anni, considerarono molto appetibile l’idea. Musk firmò dei contratti e dopo qualche anno Compaq comprò Zip2 per 307 milioni di dollari. A 28 anni Musk incassò 22 milioni di dollari e avrebbe potuto anche decidere di vivere la propria vita nel lusso.

Neanche il tempo di acquisire sulla banca il denaro che decise di investire il ricavato della vendita di Zip2 nella compagnia di servizi finanziari online X.com. L’azienda aprì lo scenario dei pagamenti via e.mail, e grazie alla fusione con Confinity diede vita a PayPal. Quest’ultima fu acquisita dai eBay nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari, rendendo Musk uno dei giovani imprenditori più ricchi al mondo.  

Ancora una volta Musk avrebbe potuto decidere di vivere la sua vita con ancora più agi, ma decise di lanciarsi nel business spaziale con la nota azienda SpaceX di cui divenne il CEO e CTO. Il sogno di sviluppare un’architettura per il trasporto interplanetario di massa lo portò alla creazione di diversi razzi. La Tesla Roadster, primo modello storico della sua casa automobilistica di Palo Alto, fu lanciata nello spazio con il volo inaugurale del Falcon heavy, dando al mondo un’immagine di innovazione geniale.

La creazione di un simbolo

Nel 2004 Elon Musk si lanciò nel progetto della Tesla, credendo possibile che un nuovo marchio potesse in qualche modo scalzare realtà storiche come Ford e General Motors negli Stati Uniti. A distanza di quasi vent’anni possiamo dire che l’intuizione del sudafricano fu straordinaria. Coadiuvato da ingegneri illuminati il marchio Tesla ha accelerato la transizione del mondo verso energie sostenibili, rendendo possibile l’idea che gli automobilisti possano sfruttare le capacità delle batterie di ioni di litio o addirittura staccare le mani dal volante attraverso la tecnologia della guida autonoma. Tesla, incidente shock: l’auto è praticamente distrutta.

Dopo il modello Roadster, derivato dalla base di una Lotus Elise, la casa di Palo Alto realizzò la prima berlina di lusso. Svelata nel 2012, la Model S, segnò il design dei futuri modelli. In seguito uscì la Model X e poi l’entry level Model 3. Il successo in larga scala diede un’immagine diversa a Musk. Nel 2018 si raggiunse l’obiettivo di 5000 Tesla Model 3 prodotte a settimana. Nel 2020 è stata anche lanciata la Model Y, derivata dalla piccola berlina Model 3. Lo stabilimento di Fremont è uno dei più grandi siti di produzione della California.

I motori elettrici delle Tesla

Le auto elettriche in Italia non hanno ancora avuto una diffusione massiccia, ma per il semplice fatto che i prezzi non sono alla portata della fascia media. Di recente Musk ha dichiarato che listino della Tesla era proibitivo, riducendo il costo della Model 3. Un altro aspetto che ha reso possibile il trionfo di vendite delle auto elettriche californiane negli States è stata la realizzazione delle colonnine Supercharger che, in tempi record, permettono la ricarica delle vetture alla spina.

Le Tesla presentano dei motori, sincrono a magneti permanenti CA, raffreddato a liquido, con variatore di frequenza oppure dei motori anteriori (veicoli AWD) a induzione CA, raffreddato a liquido, con variatore di frequenza. Tesla avrebbe voluto sganciarsi da Panasonic per realizzare le batterie in modo autonomo. La questione ha fatto drizzare le antenne a Daimler, Volkswagen, Volvo, Toyota e Honda che pure hanno collaborazioni con i principali produttori di moduli batterie.

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