Quali campioni del mondo non hanno mai corso in Ferrari? Ecco chi sono

La Ferrari è sempre stata il sogno di tutti i più grandi piloti al mondo. Negli ultimi decenni il trend è molto cambiato in F1 rispetto al passato.

Vincere in Ferrari ha un sapore unico. Sarà per la passione italiana, per la storia della casa modenese e per l’albo d’oro più ricco di sempre in F1, ma tutti i driver del mondo hanno desiderato di vestire la tuta rossa, almeno fino ad una certa epoca.

Ferrari (Ansa Foto)
Ferrari (Ansa Foto)

Gli ultimi due storici campioni del mondo della Scuderia, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, si sono ritirati da tempo, facendo salire quel pizzico di nostalgia ai puristi della F1. La Rossa sfiorò con Felipe Massa e Fernando Alonso altri due titoli mondiali, l’ultimo nel 2012 con lo spagnolo. Sono passati più di 10 anni e non vi è alcuna prospettiva rosea. La squadra è sempre più in difficoltà. Dopo due anni e mezzo di mancate vittorie il Cavallino era tornato rampante nel primo GP del Bahrain del 2022, ma è stata solo una mera illusione.

Charles Leclerc non ha potuto lottare per il mondiale al volante delle nuove auto ad effetto suolo e il 2023 è iniziato nel peggiore dei modi. Un ritiro che ha già tagliato le gambe al prodotto dell’Academy Ferrari. Da tempo Maranello non è il place to be per i campioni affermati, ma anche per i top manager e gli ingegneri. La Rossa ha perso il suo smalto a suon di brutte figure al muretto, avarie tecniche e una difficile situazione dirigenziale.

Dopo l’uscita di scena del Presidente Montezemolo, in Ferrari sono arrivati il compianto Marchionne e poi John Elkann. La Rossa con il manager canadese sembrava aver ritrovato la via maestra, ma dal 2019 in avanti è stato un disastro dietro l’altro. L’ing. Mattia Binotto è stato messo in una posizione apicale al muretto e le conseguenze sono state disastrose, tra accordi segreti sulle power unit e progetti fallimentari.

I campioni che non hanno scelto la Ferrari

Per tutti questi motivi negli ultimi decenni sempre meno campioni del mondo si sono presi il rischio di firmare per la Scuderia. Gli ultimi sono stati Sebastian Vettel e Fernando Alonso, vittoriosi, rispettivamente, con Red Bull Racing e Renault. Se non fosse stato per il quinquennio aureo targato Michael Schumacher la Rossa non avrebbe avuto lo stesso appeal.

Gli ultimi due campioni del mondo in attività, ovvero Max e Lewis hanno scelto fare le loro fortune altrove. Il treno per Lewis pare essere passato, ma mai dire mai, anche perché la Mercedes ha atroci difficoltà con questo nuovo regolamento tecnico. Verstappen, invece, guarda tutti dall’alto in basso, guidando la wing car più forte del lotto.

In totale solo 19 i campioni del mondo che non ha mai corso con la Ferrari, ossia Verstappen, Hamilton, Rosberg (padre e figlio), Button, Hakkinen, Villeneuve figlio, Hill (padre e figlio), Senna, Piquet, Jones, Hunt, Fittipaldi, Hulme, Clark, Stewart, Rindt, Brabham. Qualora Verstappen ed Hamilton dovessero traslocare a Maranello il dato sarebbe di 17 su 34 campioni totali che hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro della categoria regina del Motorsport.

In caso di ingaggio di Lewis a fine carriera o di Verstappen in futuro, la media sarebbe straordinaria. Il problema è che la Scuderia modenese non è più il punto di riferimento nel circus. Per Lewis, in scadenza di contratto nel 2023, il passaggio a Maranello rappresenterebbe un rischio. Nel corso della sua carriera il sette volte iridato ha potuto fare affidamento sull’affidabilità dei motori della Mercedes. Ha vinto nel 2008 in McLaren motorizzata Mercedes e sei titoli nella squadra della Stella a tre punte.

Il figlio d’arte di Jos, invece, ha sempre e solo corso nella famiglia Red Bull Racing, prima con Toro Rosso e dal 2016 nel team di punta. Il bicampione non ha mai manifestato la voglia di lasciare la squadra con sede a Milton Keynes. In futuro, però, potrebbero esserci dei risvolti. L’ambiente della F1 va veloce e tutto può cambiare in fretta, come insegna la storia della Ferrari.

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