F1, la Mercedes cambia tutto: Toto Wolff è furibondo dopo Sakhir

La Mercedes F1 W14 non è competitiva, e Toto Wolff ha promesso che ora ci saranno grandi cambiamenti. Ecco cosa succederà a Brackley.

Il Gran Premio del Bahrain ci ha posto davanti a degli scenari a dir poco inquietanti per quello che riguarda la stagione di F1 targata 2023. Tutto, infatti, pare già scritto, con la Red Bull di Max Verstappen che non sembra avere grossi rivali in chiave mondiale, visto ciò che è stato messo in mostra nel round di Sakhir.

F1 Toto Wolff (ANSA)
F1 Toto Wolff e la rabbia per la disfatta (ANSA)

Il campione del mondo ha vinto con diversi secondi di vantaggio su Sergio Perez ed oltre mezzo minuto sull’Aston Martin di Fernando Alonso, un distacco che avrebbe accusato anche Charles Leclerc se la sua Ferrari gli avesse permesso di terminare la corsa invece di ammutolirsi a pochi giri dalla fine.

Esce con le ossa rotte da Sakhir anche e soprattutto la Mercedes, scopertasi addirittura quarta forza con una F1 W14 che di essere competitiva non ne vuol sapere. Lewis Hamilton e George Russell hanno chiuso al quinto ed al settimo posto, ed ora ci sarà davvero da rivedere qualcosa nel team di Brackley.

F1, Toto Wolff e la sua frustrazione dopo il Bahrain

Un uomo abituato a vincere e ad avere nelle mani il pallino della situazione come Toto Wolff non può accettare di fare brutte figure in questo modo, eppure è ciò che è accaduto in questi giorni. La Mercedes è una monoposto che non è competitiva, e che con questo regolamento legato al ritorno dell’effetto suolo in F1 ci ha capito davvero ben poco.

Il team di Brackley ha deciso di sposare, ancora una volta, il concetto no sidepod, per la furia di Lewis Hamilton che lo scorso anno, ad Abu Dhabi, disse chiaramente che non voleva più vedere questa tipologia di auto. Il manager austriaco, dal canto suo, ha fatto capire che ci saranno presto delle importanti novità.

Ecco le parole del team principal più temuto del Circus ai microfoni di “SKY Sports F1 UK“: “Dal mio punto di vista, è stato uno dei giorni per peggiori da quando lavoro in questo ambiente. Non c’è stato davvero nulla di buono, non avevamo il ritmo per giocarcela con i migliori lì davanti, e questo è un riflesso di ciò che si era già visto ai test“.

Wolff ha poi aggiunto: “Cosa ne penso del dominio della Red Bull? Fa male da vedere e da subire, perché mi ricorda quando noi eravamo nei nostri anni migliori, quando potevamo dare senza problemi un secondo a tutti gli altri. Dobbiamo sperare in delle soluzioni forti, qui non possiamo parlare soltanto di recuperare tre decimi in qualche gara, ma occorre qualcosa di più perché il distacco è veramente enorme“.

Il manager viennese ha poi fatto i complimenti ad una strepitosa Aston Martin, che dopo un biennio difficile ha fatto un passo in avanti clamoroso. Il merito è ovviamente del nostro Luca Furbatto, di un team di tecnici brillanti ed anche di Dan Fellows, ex capo degli aerodinamici della Red Bull, arrivato ad aprile dello scorso anno nel team di Lawrence Stroll, portando subito ad un cambio di passo.

Wolff è stato molto chiaro in merito: “L’Aston Martin merita di stare dove si trova perché ha fatto un lavoro fantastico, ma vederli lì è una buona notizia anche per noi, perché lì dentro c’è tanta Mercedes. Sappiamo quindi cosa fare per cercare di risalire, ma è chiaro che ci sarà tanto da lavorare in questi mesi“.

Il peggior inizio di sempre dell’era di Toto Wolff

La Mercedes non aveva mai iniziato una stagione senza salire sul podio da quando Toto Wolff ricopre il ruolo di team principal, ovvero dal 2014, anno in cui la F1 ha abbracciato le power unit turbo-ibride. Si tratta di una vera e propria mazzata, e lo scorso anno, Lewis Hamilton riuscì a chiudere terzo grazie al doppio ko delle due Red Bull, che permise al team di Brackley di salvare le statistiche.

La prossima gara, quella di Jeddah, si disputerà tra meno di due settimane, e considerando i lunghi rettilinei presenti in Arabia Saudita e la poca efficienza aerodinamica, sarà davvero complicato per le frecce nere pensare di primeggiare. La speranza era quella di vedere un campionato divertente, ma è chiaro che non accadrà mai.

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