Ferrari, statistica sconcertante: il dato è davvero allarmante

La Ferrari ha chiuso nel peggiore dei modi il primo weekend della stagione di Formula 1. La Red Bull Racing ha dominato con 1-2 devastante.

La Ferrari avrebbe dovuto lottare con la Red Bull Racing per la conquista del primo successo stagionale. Nel 2022 i due team battagliarono dal primo all’ultimo giro del Bahrain, ma in questa annata non c’è stata gara. La RB19 ha fatto a pezzi tutti, ma la Scuderia sarebbe dovuta essere almeno la seconda forza del campionato.

Ferrari SF23 (Ansa Foto)
Ferrari SF23 (Ansa Foto)

In modo del tutto sorprendente rispetto al finale della scorsa annata, l’Aston Martin è passata dal gareggiare per la sesta, settima piazza della graduatoria costruttori a balzare al secondo posto. La Scuderia modenese, non solo ha dimostrato di essere in difficoltà sul passo gara, specialmente con le hard, ma si è ritrovata con l’ennesimo problema tecnico. L’affidabilità è stato il vero tallone d’Achille della scorsa annata. Il passaggio al motore Superfast è stato molto deludente.

F1 2023, primo zero pesantissimo di Leclerc

Leclerc ha già perso una marea di punti nel 2022 a causa delle avarie tecniche delle PU. Nella scorsa annata i ferraristi hanno dovuto cambiare sei motori a testa, con relative penalità in griglia. Una delusione totale per la squadra italiana che aveva iniziato con il piede giusto. Leclerc è passato dallo sfidare Max Verstappen per la corona iridata a ritrovarsi a difendersi dagli attacchi del secondo pilota della Red Bull Racing.

La responsabilità principale è stata del team. Il #16 ha fatto qualche errore di guida, ma i principali problemi sono imputabili alle avarie tecniche e alle strategie della Scuderia. Rinunciare all’ultimo tentativo in Q3 per la pole position non è stato un bel segnale. Oltretutto la squadra modenese è risultata sicura della scelta fatta, solo per preservare un treno di mescole soft che poi non è stato utilizzato a fine Gran Premio.

Insomma si è tratto di un “sacrificio” inutile e che ha messo in evidenza la debolezza del Cavallino. In gara i ferraristi hanno accusa un terribile gap dai campioni del mondo austriaci. Del resto, la squadra italiana ha cercato di ragionare “out of the box” proprio per diversificare la strategia del #16 in ottica gara. Nonostante una buona partenza, il ritmo di Verstappen è stato impareggiabile. Leclerc, come spesso ha fatto in Ferrari, ha tirato fuori il massimo potenziale dalla vettura, surclassando in un confronto a distanza il teammate.

Ferrari, torna l’incubo affidabilità

Perez su mescole soft si è ripreso la seconda piazza, soprattutto perché il ritmo sulle hard della Ferrari è stato pietoso. Sainz ha chiuso quarto, alle spalle dell’Aston Martin di Alonso, insidiato anche dalla Mercedes di Hamilton, ma a Leclerc è andata peggio. Dopo aver sostituito il pacco batteria e la centralina, al giro 41 il monegasco è stato costretto ad alzare bandiera bianca per l’ennesimo guaio di affidabilità. La seconda centralina ha ceduto. Il no power ha fatto risprofondare il prodotto della FDA ed i tifosi della Rossa in un baratro.

Sono rimasti tutti demoralizzati dallo zero in classifica, anche in vista delle prossime tappe. Il calendario 2023 è molto serrato e il più lungo di sempre. Non si è trovata la quadra in 3 mesi abbondanti di pausa invernale, figurarsi in pochi giorni. Per di più il degrado gomme con le hard non sparirà con uno schiocco di dita. Vasseur ha ammesso i problemi, così come Leclerc. Quest’ultimo è stato molto duro ai microfoni di Sky Sport dopo la gara.

Charles avrebbe potuto conquistare un terzo posto, ma a debita distanza dai due driver Red Bull Racing. Il quarto posto di Sainz non può far sorridere. Le sue parole faranno discutere. Si sono ritirate solo tre vetture nel primo Gran Premio. Piastri ha avuto un esordio da incubo su McLaren Mercedes. Ocon out sull’Alpine, ma l’unica squadra top ferma al palo è stata la Ferrari. Tutti gli altri team di fascia alta hanno portato a casa un bel bottino di punti. Si tratta di un dato, davvero, preoccupante dopo le 6 PU cambiate nel 2022 e il monegasco rischia subito di andare in penalità in Arabia Saudita. Un inizio da incubo.

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