F1 Bahrain, Prove Libere 1: Red Bull in testa, disastro Ferrari

Si è aperta ufficialmente la stagione 2023 della F1 con la prima sessione di libere sul circuito del Bahrain. Com’è andata.

Dopo i tre giorni di test invernali sul tracciato del Bahrain che, manco farlo apposta, hanno premiato l’auto campione del mondo Red Bull, la F1 apre il campionato, sul medesimo circuito. Nel primo weekend dell’annata, la massima serie presenta alcune interessanti novità, a partire da alcuni piloti. Diversi, ad esempio, i debutti, come quello del talento australiano Oscar Piastri sulla McLaren fino al 2022 appartenuta a Daniel Ricciardo, dell’americano Logan Sergeant al posto di sulla Nicholas Latifi e dell’olandese Nyck De Vries subentrato a Pierre Gasly in Alpha Tauri.

Sergio Perez
Sergio Perez su Red Bull (Ansa Foto)

E proprio il transalpino si appresta per la prima volta dal suo ingresso nella top class avvenuto nel 2017 a vestire colori diversi da quelli del Gruppo Red Bull, vendo firmato con l’Alpine dove ha trovato il connazionale e rivale storico Esteban Ocon. Cambio di casacca pure per Fernando Alonso, deciso a salire sulla “nave” Aston Martin, convinto della bontà del progetto del magnate Lawrence Stroll.

Alcuni cambiamenti rilevanti hanno interessato anche i team principal. Sul muretto della Ferrari non vedremo più Mattia Binotto, bensì Frederic Vasseur, su quello di Woking ci sarà l’italiano Andrea Stella e su quello Alfa Romeo, un altro manager del Bel Paese come Alessandro Alunni Bravi. 

F1, al via le libere 1 del Bahrain

Al semaforo verde le Williams di Albon e Sergeant non perdono tempo, seguite dall’Alfa e dalla McLaren. Nei minuti iniziali qualcuno gira con i rastrelli per lavorare sull’aerodinamica.

E’ invece di Sergio Perez primo crono significativo della sessione con gomme medie. Per lui 1’34″343. Alle sue spalle l’Aston Martin del Samurai, a mezzo secondo, con la medesima scelta di pneumatici.

In queste fasi di asfalto “verde” le Ferrari preferiscono non spingere, attestandosi di poco fuori la top 5. Passato alla mescola più soffice Checo resta al vertice quando è trascorso il primo quarto d’ora.

Quando siamo a metà del turno le due Red Bull imperano, con il messicano davanti a Max Verstappen, quindi Valtteri Bottas con la monoposto del Biscione. E propria la C43 potrebbe essere una delle belle sorprese, della prima fetta di Mondiale.

Occhio pure alla verdona. Tra l’altro, a proposito dell’equipe inglese, nei giorni scorsi si era ipotizzata la possibilità di vedere in azione l’ottimo tester Felipe Drugovich, attivo durante la tre giorni di prove generali, a causa della rottura del polso occorsa a Lance Stroll mentre si allenava. L’allarme è comunque rientrato, e in pista c’è il pilota titolare.

A 21 minuti dal termine, brivido per Carlos Sainz. Giunto tra le curve 9 e 10 finisce in testacoda facendo un 360 ad alta velocità. Colpa di una frenata su un cordolo.

Le fasi clou dell’FP1

Quando si entra negli ultimi dieci minuti, Perez è sempre al top, seguito da Alo e dall’altra RB19 dell’iridato in carica. Quarta la McLaren di Norris, quindi è balzato in avanti Leclerc. Bene Kevin Magnussen con la Haas, sesto, poi le due Alfa Romeo di Zhou e Bottas. Nono Hamilton, a conferma che in Mercedes si viaggia ancora nella nebbia.

Pur avendo risolto i problemi di porpoising, le prestazioni mancano ancora. La W14 pare lontana dalle vetture precedenti al 2021. Quasi è come se fosse un’altra era geologica. Prova ne è il 13esimo posto provvisorio di Russell. Carlitos con la Rossa è penultimo.

Bandiera a scacchi! Sergio Perez resta al comando davanti ad Alonso e Verstappen. Quarto Norris con la McLaren, quindi il ferrarista Leclerc. Seguono Stroll, K-Mag, le due Alfa e la Freccia Nera di Ham, a precedere, appena fuori dai migliori dieci, quella del compagno di squadra Russell. Clamorosamente ultima dopo l’errore commesso quando si era già entrati nella fase decisiva del turno la Ferrari di Sainz.

Classifica
Classifica FP1 Bahrain (F1 Twitter)
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