MotoGP, i piloti sulla graticola: ecco chi rischia il posto nel 2024

Neanche è partita la nuova stagione della MotoGP che già da più parti si pensa al 2024. E ci sono diversi posti in griglia che potrebbero essere a rischio.

Sui calendari dei fan della MotoGP la data è cerchiata in rosso da tempo: 26 marzo. E’ quello infatti il giorno in cui ci sarà il primo GP della stagione 2023 della classe regina del Motomondiale, che ha già acceso i motori con la prima sessione di test in Malesia, per poi spostarsi a marzo a Portimao, in Portogallo, dove poi ci sarà l’esordio del campionato. C’è attesa per capire se i primi riscontri visti a Sepang saranno confermati o se qualche valore cambierà. Di sicuro c’è che la Ducati rimane sempre lì davanti come moto da battere, mentre alle sue spalle, almeno per ora, è emersa un’Aprilia in grande crescita.

Un'immagine di gara della MotoGP nel 2022 (ANSA)
Un’immagine di gara della MotoGP nel 2022 (ANSA)

Un po’ più fatica l’hanno fatta Yamaha e Honda, che nonostante le numerose novità portate in pista hanno trovato solo dei piccoli vantaggi ma i punti interrogativi più grandi sono rimasti ancora lì. E servirà davvero un grande lavoro in Giappone per mettere le cose a posto in vista dell’inizio del Mondiale. Un rebus rimane invece la KTM, che ha fatto clamore per il suo accordo con il team F1 Red Bull per lo sviluppo della propria aerodinamica ma sembra ancora indietro sotto l’aspetto della prestazione pura.

Detto questo però il tema delle prestazioni dei vari team sicuramente sarà uno dei fattori che influenzerà anche un altro aspetto che interessa già molti, che è quello del mercato piloti. Sì perché ormai come accade da diversi anni, il periodo delle contrattazioni per i rinnovi e per i nuovi accordi comincerà proprio con il gong che sarà dato al campionato. MotoGP. C’è chi addirittura già nelle prime uscite potrebbe ufficializzare delle conferme, ma già entro metà anno si avrà un quadro piuttosto completo della griglia 2024, con le ultime scelte che saranno fatte comunque, come spesso capita, solo all’ultimo momento, ma riguarderanno solo poche selle.

MotoGP, c’è già chi ha il posto vacante

Già in questa stagione sono sette dei 22 protagonisti che popolano la griglia di partenza che partiranno con una moto diversa da quella che hanno guidato nel 2022. A partire da Alex Marquez, che da LCR Honda ha tentato il salto nel team Gresini Ducati, mentre Raul Fernandez è passato da Tech3 KTM alla RNF Aprilia. Dopo l’addio a sorpresa della Suzuki, sia Joan Mir che Alex Rins hanno trovato in Honda un appiglio piuttosto conveniente, anche se molto rischioso, viste le prestazioni della RC213V nelle ultime due stagioni. Il primo è approdato al team ufficiale Repsol Honda, il secondo in LCR. Pol Espargaró è andato via dalla Honda per GASGAS, che ha una KTM, così come ha scelto la casa austriaca Jack Miller. Infine Miguel Oliveira ha detto addio alla KTM per finire nel team satellite di Aprilia.

Ad oggi per il 2024 sono 14 i piloti che sono sicuri di essere in griglia: Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Aleix Espargaró, Maverick Viñales, Marc Marquez, Joan Mir, Jack Miller, Brad Binder, Miguel Oliveira, Raul Fernandez, Pol Espargaró, Augusto Fernandez e Alex Rins. Anche se, a dirla tutto, Marc Marquez ha sì un contratto in essere con Honda ma c’è già chi da novembre parla di un possibile clamoroso addio. Nove invece che vedranno il contratto scadere proprio al termine di questa stagione MotoGP: sono Franco Morbidelli, Alex Marquez, Fabio Di Giannantonio, Johann Zarco, Jorge Martin, Luca Marini, Marco Bezzecchi e Taka Nakagami.

Per Marini e Bezzecchi la riconferma però dovrebbe essere scontata, visto che il team di Valentino Rossi punta forte e crede fortemente nel talento dei suoi due piloti. Per Alex Marquez molto dipenderà proprio dall’adattamento rapido a Ducati e dai risultati, ma i primi risultati sono stati incoraggianti. Chi rischia di più è il compagno Di Giannantonio, che ha preso paga lo scorso anno da Bastianini, facendo vedere solo a sprazzi le sue potenzialità e quest’anno è chiamato a un salto di qualità importante. Potrebbe essere dietro l’angolo anche la riconferma in Pramac di Zarco, mentre discorso diverso per Martin, che dopo la delusione del mancato passaggio nel team ufficiale Ducati ha aperto all’ipotesi di addio alla Rossa per tentare di esplodere definitivamente in un’altra scuderia.

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