F1, in Bahrain oltre ai test una novità: c’entra con l’abbigliamento

 Nel corso dei test della F1 sul circuito di Sakhir, è stata presentata una vera e propria innovazione nel campo della moda.

Si chiama Gian Luca Falleti ed è titolare della Nanoprom, azienda che si occupa di prodotti basati sulle nanotecnologie. Perché parliamo di lui? Perché durante la tre giorni di test della F1 in Bahrain, è volato a Mamana per fare una capatina nel paddock e presentare un’innovativa giacca fatta in fibra di carbonio.

Ebbene sì, uno dei materiali più utilizzati in F1, è stato convertito alla moda. “Grazie al vetro liquido siamo riusciti a trattare il tessuto, che per la sua leggerezza può essere indossato con il caldo, oltre ad essere impermeabile“, ha spiegato a Motorsport.com.

Ferrari (Ansa Foto)
La Ferrari durante i test F1 (Ansa Foto)

Già noto nell’ambiente del motorsport per alcune soluzioni tecniche proposte come l’utilizzo, nel 2013, del Polysil, come pellicola in silicio per mantenere la temperatura del cerchio, l’italiano ci riprova con un’invenzione davvero degna di nota e con un nuovo proposito di partnership con la massima categoria.

F1, nascono le giacche in fibra di carbonio

La compagnia di Sant’Antonino di Casalgrande, Reggio Emilia, ha un importante background nel campo della chimica e lavora altresì a braccetto con industria aerospaziale. Dunque, la presenza del patron in quel di Sakhir fa ipotizzare in una collaborazione vera e propria. In particolare ora che il peso delle vetture è diventato rilevante e le squadre stanno sacrificando i colori dedicati alla livrea.

Tramite lo sfruttamento di sostanze nanotecnologiche sarà possibile dipingere l’intera carrozzeria della monoposto aggiungendo soltanto 400 grammi. Ovvero un chilo in meno rispetto ad oggi.

A sperimentare per prima questa alternativa potrebbe essere stata la Haas, visto che il proprietario è stato avvistato proprio al suo box.

Ma torniamo all’invenzione lanciata durante l’unica prova generale in vista dell’avvio della stagione. Il capo d’abbigliamento totalmente in carbonio, sfoggiato dallo stesso ideatore in versione modello, vanta una particolarità. Il cambio di tonalità dovuto alla capacità di riflettere i raggi infrarossi.

Per merito del nostro brevetto del vetro liquido registrato nel 2010, siamo riusciti ad applicare la fibra di carbonio in maniera del tutto inedita”, ha dichiarato.

Ma quali sono i vantaggi di mettersi un vestito creato con un materiale utilizzato per tutt’altro scopo? Il peso, innanzitutto, dato che compreso di rivestimento interno, si arriva a meno di 500 grammi. Inoltre dimostra un’ottima resistenza al calore, motivo per cui è perfetto anche durante l’estate. Non si macchia neppure con l’olio e l’acqua scivola via.

Gian Luca Falleti (Nanoprom Facebook)
Mario Isola e Gian Luca Falleti (Nanoprom Facebook)

Non è nostra intenzione entrare nel settore dell’abbigliamento“, ha proseguito mettendo subito in chiaro che non verrà rilasciata alcuna linea a proprio nome. “Tuttavia, potremo mettere a disposizione il nostro know-how. L’idea della giacca è nata da una ricerca nel settore automobilistico. Abbiamo studiato delle alternative per arrivare a produrre gli interni vettura al 100%in carbonio con tutti gli annessi benefici”.

Dunque, almeno per adesso si tratta di qualcosa rivolto ad una nicchia, non al grande pubblico. “Stiamo ricevendo richieste di informazioni da parte di alcuni Costruttori. Chi produce vetture da sogno, sfruttando questo materiale, potrebbe voler offrire ai suoi clienti anche dei vestiti in pendant“, ha infine chiarito.

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