F1, Test Bahrain day 3: Red Bull chiude al top, Ferrari rimandata

I test in Bahrain sono terminati con il miglior crono di Sergio Perez. La Red Bull Racing si è confermata solida sul passo gara, mentre la Ferrari rapida sul giro secco.

Dopo i patemi del primo giorno e la crescita del day 2 dei test, la Ferrari si è confermata, nettamente, la seconda forza. Siamo nel 2023, ma sembra il campionato dello scorso anno. La Red Bull Racing sembra di un’altra categoria per il semplice fatto che in ottica gara non sembrano subire l’usura gomme, come tutte le altre monoposto.

Carlos Sainz Ferrari F1 (Media Ferrari)
Carlos Sainz Ferrari F1 (Media Ferrari)

La crescita esponenziale della RB19 è figlia di un progetto spettacolare. Il progettista Adrian Newey ha interpretato come nessuno i regolamenti tecnici sulle wing car. La RB18 è stata perfezionata in alcuni aspetti, rendendo la RB19 ancor più temibile. A fare spavento, ad accezione di un imprevisto tecnico nella giornata di ieri, è l’affidabilità della monoposto austriaca in relazione ad un passo gara inarrivabile. La Ferrari appare forte nel giro secco, proprio come nel 2022, ma i punti si fanno la domenica, Sprint Race a parte.

Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno ritrovato una certa stabilità, dopo i rimbalzi ad alte velocità del day 1 che avevano fatto temere il peggio. I piloti hanno continuato a lavorare su assetti e valutazione gomme, percorrendo tantissimi chilometri. Il motore Superfast, almeno nei test, è sembrato essere tornato in piena forma, non accusando problemi tecnici. Nel 2022 le avarie alle PU determinarono la sostituzione di 6 unità a testa, oltre ad una marea di punti persi.

La Mercedes, invece, sta continuando a vivere un calvario. Dopo una stagione da incubo, i riflettori erano tutti puntati sul nuovo progetto tecnico. La W14 non ha abbandonato la filosofia progettuale dell’ “auto senza pance” della scorsa annata, ma anche senza porpoising, non eccelle. George Russell è sceso subito in pista, in mattinata, per accumulare dati. Si inizia già a vociferare di una monoposto B per ovviare ai problemi della wing car anglo-tedesca, ma ciò significherebbe sacrificare un’altra stagione. Non è un caso che Lewis Hamilton non abbia ancora firmato il prolungamento del contratto.

Secondo Toto Wolff si tratterebbe di una pura formalità, ma le facce sono scure e i vertici della squadra di Brackley hanno passato lunghe notti nel tentativo di comprendere una opportuna strategia. L’anglocaraibico, nel 2022, non ha vinto nemmeno un Gran Premio e, ad oggi, la W13 sembra più vicina alle performance dell’Aston Martin di Alonso che a quelle di Red Bull Racing e Ferrari. La verdone appare, nettamente, la quarta forza e ha girato stamattina con Felipe Drugovich, al posto dell’infortunato Lance Stroll. Quest’ultimo potrebbe saltare il primo round della stagione a causa di una caduta sulla bici.

Test F1, ultimi giri per la Ferrari in Bahrain

Per la Red Bull Racing ha collezionato dati oggi Sergio Perez. Il messicano, equipaggiato con i rastrelli, è consapevole di essere in una posizione privilegiata, tuttavia non sembra possibile un reale testa a testa con Max Verstappen. Qualora la RB19 dovesse confermarsi un’auto, nettamente, più forte, probabilmente, sarà una passerella per il bicampione olandese. La F1 sembra essere passata da un dominio schiacciante all’altro, facendo anche sorgere delle domande sul passaggio alle auto ad effetto suolo.

Nel 2022 il team con sede a Milton Keynes ha fatto uno sport a parte, vincendo 17 gare su 22. Tutti gli altri team hanno fatto molta più fatica ad interpretare, in modo vincente, le nuove regole. Alpine e McLaren nei test sono sembrate in difficoltà. Norris ha percorso un numero limitato di km, mentre la coppia francese Gasly – Ocon non ha fatto i salti di gioia. Segnali positivi sono arrivati dall’Aston Martin e Alfa Romeo, problemini tecnici a parte, seste lo scorso anno a pari merito. La Williams sembra essere cresciuta, mentre l’AlphaTauri potrà fare affidamento sul talento di Nyck De Vries, subito a suo agio sulla AT04.

In mattinata Charles Leclerc è stato ricoperto di vernice colorata flow wiz nella parte destra dell’ala posteriore. Ha avuto qualche grattacapo con il DRS. I meccanici della Rossa hanno cambiato l’ala, sperimentandola con meno carico. Il monegasco con gomma C4 ha fermato il crono in 1.31″024, oltre quattro decimi più veloce di George Russell. La W14 appare più lenta sul dritto e in difficoltà nel misto nel confronto con la SF-23. Nel pomeriggio è toccato a Sainz ultimare il lavoro sul tracciato del Bahrain, in vista del primo round stagionale.

Lo spagnolo ha girato per lunghi tratti su mescole medie usate. Lewis Hamilton, al posto di Russell, ha effettuato un long run per valutare il comportamento della vettura su mescole medie. Lo spagnolo ha fatto segnare dei tempi simili a Leclerc, sebbene l’1.31″024 è stato fatto in mattinata. Ha chiuso al top Sergio Perez con un clamoroso 1.30″305 sulle mescole C4, davanti a Hamilton e Bottas su C5 e ai ferraristi sulle C4.

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