Alfa Romeo Giulia, il futuro è già scritto: arriverà una versione da paura

Dopo il restyling che debutta adesso (come quello della Stelvio), ecco che trapelano notizie sulla nuova versione dell’Alfa Romeo Giulia.

E’ stato veramente l’anno della svolta il 2022 per Alfa Romeo, che dopo anni abbastanza difficili con pochi modelli e vendite che non sono mai decollate veramente, hanno dato il via a una nuova strategia che sta ripagando la casa di Arese, tra le più attive nel gruppo Stellantis in questo momento. Un deciso balzo in avanti al marchio lo ha fatto compiere il debutto sul mercato della Tonale, il nuovo SUV che sta incontrando il favore dei fan di Alfa ma anche di un nuovo pubblico. Segno che la scelta stilistica e non solo ha decisamente funzionato. Un modello questo che è il primo elettrificato del marchio e porterà l’azienda ad essere la prima nel panorama automotive globale nella transizione da zero vetture elettrificate inizio 2022 ad un intero listino ad emissioni zero nel 2027.

Alfa Romeo (AdobeStock)
Alfa Romeo (AdobeStock)

In attesa di questo e dell’avvento della supercar 6C, che debutterà quest’anno e i cui esemplari sono stati già stati pre-ordinati tutti, però vanno fatti i giusti onori ad altre due vetture che finora hanno tenuto alto l’onore di questo marchio. Innanzitutto la Stelvio, primo grande SUV che si è rinnovato proprio adesso, insieme ad un’altra auto che è diventata ormai una dei simboli della rinascita del Biscione non solo in Italia ma anche all’estero, la Giulia.

Ha fatto scalpore nelle settimane scorse l’allestimento della nuova Giulia, la Estrema, offerta in due varianti, con un 2.0 turbo benzina ed un 2.2 turbo diesel, che la spingono a toccare i 280 ed i 210 cavalli. Ma nell’azienda italiana si pensa già al futuro e, come detto, anche alla nuova Giulia che verrà. E di sicuro sarà elettrica. Dunque la berlina italiana, nata nel 2015 e che è sopravvissuta senza evoluzioni meccaniche a questi primi anni di ibrido, mantenendo una classica configurazione a benzina che predilige le prestazioni alle emissioni di CO2, è pronta per il grande salto. Ma da Arese fanno sapere che continuerà ad essere molto sportiva. Tanto che ci sarà una versione Quadrifoglio, che contraddistingue le auto dal dna corsaiolo del marchio. Ma non ci sarà sotto un classico V6 ma ben altro.

Alfa Romeo Giulia, ecco come sarà

Ad Autocar, l’amministratore delegato dell’Alfa Romeo Jean-Phillipe Imparato ha dato qualche anticipazione della nuova generazione di questa berlina, che l’azienda non ha assolutamente intenzione di pensionare, almeno nel nome. Anzi, vuole farla diventare il simbolo della nuova era del marchio.

Questa nuova generazione della Giulia avrà una versione base da 345 CV, un modello Veloce (come introdotto da Tonale) da 790 CV ma soprattutto una Quadrifoglio che raggiungerà addirittura i 1.000 CV di potenza, raddoppiando quella attuale. Diventerà dunque una delle berline più potenti del suo segmento, se non la più forte. E queste nuove versioni avranno molto in comune con la formula elettrica già applicata alla Maserati GranTurismo Folgore, il che significa che ci saranno tre motori elettrici che avranno la trazione integrale. Una Giulia che sarà costruita con la stessa architettura STLA da 800 volt di Stellantis, che gli consentirà di avere una capacità di ricarica rapida dal 10 all’80% in meno di 18 minuti.

Per quanto riguarda il design, si parla di una Giulia con uno stile molto più vicino alle linee del passato, con l’obiettivo di attrarre più clienti, anche se secondo Imparato continuerà a essere “l’Alfa Romeo che tutti noi vorremmo avere“. Certo, già la notizia che sarà solo elettrica ha spaventato gli alfisti puri, ma con la direttiva UE che ha deciso l’addio ai motori termici nel 2035 c’era da aspettarsi un cambiamento in tal senso anche da parte della casa italiana. E Imparato ha voluto aggiungere in tal senso: “Cambiamo perché dobbiamo. In caso contrario, l’Alfa Romeo sarebbe morta. Cambieremo ma non vogliamo che i nostri clienti soffrano. Anzi, vogliamo che amino ancor di più il marchio“. Tempistiche? Metà decennio, quindi vuol dire 2025. Insomma il futuro è già alle porte, senza che ce ne rendessimo conto.

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