McLaren e Red Bull si uniscono? Ecco cosa succede davvero

Qualcosa sta bollendo in pentola. Un’incredibile partnership tra McLaren e Red Bull potrebbe prendere vita da qui ai prossimi mesi.

Ebbene sì. E’ successo. Il CEO della McLaren Zak Brown si è presentato ai cancelli di Milton Keynes per visitare la fabbrica. A darne conferma al quotidiano The Indipendent è stato un portavoce della Red Bull. Ma cosa ci faceva l’amministratore delegato della scuderia di Woking alla corte di Christian Horner?

Per trovare la ragione dobbiamo proiettarci al 2026 quando la rivoluzione tecnica investirà le power unit in uso attualmente in F1 e nuovi costruttori entreranno in griglia. Tra questi Ford che fornirà il propulsore proprio agli austriaci.

Red Bull e McLaren (ANSA-AdobeStock)
Red Bull e McLaren (ANSA-AdobeStock)

Dunque, il manager americano sarebbe andato a sondare il terreno per una futura collaborazione, dato che dopo l’uscita di scena ufficiale della Honda, l’equipe energetica ha dovuto organizzarsi in casa dando vita al reparto Powertrain, per elaborare e adattare le PU fornite dal brand di Sakura.

In barba alle tensioni tra le due parti deflagrate nel 2022 in occasione della vicenda budget cap violato da parte del gruppo creato dal compianto Dietrich Mateschitz, ora saremmo vicini alla pace e addirittura all’inizio di una collaborazione.

McLaren e Red Bull assieme, il motivo

Da qui al campionato del cambiamento c’è ancora tempo, ma evidentemente il prosieguo della cooperazione tra i britannici e la Mercedes è tutt’altro che scontato. Dunque, approfittando della pausa invernale, il dirigente 51enne, si è recato dalla concorrenza per sondare il terreno e capire l’esistenza di qualche chance di legarsi ai nipponici i quali, tramite il presidente Koji Watanabe hanno reso noto l’intenzione di rientrare in F1.

Pur essendosi professato estremamente soddisfatto dell’attuale liaison con la Stella, il californiano aveva già anticipato a PlanetF1.com l’avvio di chiacchiere con altri fornitori. Nominato Andrea Stella a team principal, i due si sarebbero messi immediatamente a vagliare le alternative, pur predicando l’assenza di fretta.

Di solito nel nostro sport tutto accade tutto rapidamente“, aveva dichiarato convinto che una soluzione si riuscirà a trovare in tempi brevi. “E’ eccitante osservare quanti produttori vorrebbero partecipare alla serie. Personalmente non ricordo l’ultima volta in cui il paddock è stato così animato di Case. Ecco perché stiamo cercando di fare un piano, in modo da poter essere il più competitivi possibile in futuro“, ha ammesso, ponendo tuttavia il 2023 come focus principale.

Lo scorso anno la “papaya” ha terminato al quinto posto della generale marche con 159 punti. A differenza del 2021 quando aveva chiuso in quarta piazza con la bellezza di quattro podi, tra cui un successo a Monza a nome Daniel Ricciardo, il Mondiale passato si è dovuta accontentare di una sola terza posizione firmata da Lando Norris in quel di Imola.

Dopo tante difficoltà e battute d’arresto, l’equipe britannica fondata nel 1963 spera in un avvicinamento ai migliori. Certo, la strada pare ancora lunga, ma il campionato al via il prossimo 5 marzo dal Bahrain potrebbe regalare delle sorprese. Non va dimenticato che alla formazione si è unito il giovane talento australiano Oscar Piastri che potrebbe spingere e motivare ulteriormente il compagno di box, già di per sé carico a molla.

In occasione della presentazione della RB19 il boss degli energetici ha inserito anche la loro tra i papabili contendenti se non al titolo a piazzamenti importanti. Ci avrà visto lungo? Staremo a vedere.

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