Espargaro, timore per la MotoGP: c’entra qualcosa la Ducati

Il pilota Aprilia Espargaro torna sul tema dell’eccesso di Ducati in MotoGP. L’amara previsione arriva nel corso dei test della Malesia.

Sesto al termine della terza giornata di test sul circuito di Sepang con il crono di 1’58″307 Aleix Espargaro non ha nascosto il proprio disappunto. Forse perché guardando la classifica la top 6 vede quattro Ducati e solo due moto di marca diversa, che non a caso sono la sua Aprilia e quella del collega Maverick Vinales. 

Aleix Espargaro (Ansa Foto)
Il pilota Aprilia Aleix Espargaro (Ansa Foto)

Riprendendo un vecchio adagio andato di gran moda lo scorso anno quando le Rosse di Borgo Panigale avevano cominciato a rubare la scena alla concorrenza, dalla pista asiatica lo spagnolo ha denunciato la massiccia presenza di Desmosedici nel gruppo. Per la serie il troppo stroppia, a suo avviso, il rischio di finire in una sorta di monomarca è diventato insostenibile.

Considerato l’attuale stato di forma del brand italiano, lo scenario che si potrebbe presentare dal GP inaugurale della stagione 2023 in Portogallo, potrebbe essere quello di una supremazia. “Siamo leggermente dietro, per cui se vogliamo vincere dovremo cercare di migliorare la frenata e la coppia ai bassi regimi. Nel complesso è stato comunque fatto un passo avanti rispetto al 2022“, ha analizzato a fine sessione.

Espargaro teme la concorrenza, le sue riflessioni

Facendo una comparazione con le sensazioni provate giusto nel mese di novembre quando la MotoGP disputò il penultimo round dell’annata sul circuito malese, il 33enne ha ammesso di essere rimasto colpito da come nei test la risposta fosse stata buona e poi in corsa fosse crollato tutto, e ora di nuovo il feedback è positivo.

Né io, né il mio teammate eravamo riusciti a terminare il gran premio. Ad oggi non se se ne conosce la motivazione“, ha affermato desidero di spiegazioni.

Allargando il quadro, il rider di Granollers non ha individuato particolari cambiamenti o colpi di scena nelle forze in campo. “Non ho notato particolari errori“, ha detto. “I piloti della Mooney VR46 e di Gresini vanno molto veloci, così pure gli altri. Se non facciamo qualcosa la Ducati conquisterà i primi sei posti del Mondiale“, il grido d’allarme.

A dargli conforto, i piccoli, ma evidenti progressi fatti nel corso dell’inverno che hanno spostato un po’ più in alto l’asticella. Da qui in avanti, infatti, la Casa di Noale non potrà più permettersi di accontentarsi. “Il discorso che ogni piazzamento è utile non è più valido. Siamo obbligati lottare per le prime posizioni. Anche se ancora ci manca la struttura per puntare al titolo“, ha dovuto ammettere.

Ma in che cosa la RS-GP è migliorata da aver stravolto gli obiettivi? A quanto pare una delle aree su cui la squadra veneta si è rafforzata è quella del raffreddamento. “Nel corso della passata stagione ci sono stati degli eventi in cui mi sono bruciato. Ma devo dire che hanno fatto un ottimo lavoro“, l’elogio ai tecnici che sono stati capace di eliminare il fastidioso difetto.

Per la prima volta, nel 2023, l’Aprilia potrà contare sul supporto di una scuderia satellite che schiererà la moto 2022 con Miguel Oliveira e Raul Fernandez nelle vesti di portacolori.

Ci stanno già aiutando con le informazioni“, ha sostenuto contento l’iberico. “Sabato non ho potuto girare molto a causa dell’incidente che ho avuto, per cui i loro riscontri mi hanno dato una mano“.

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