Red Bull, c’è un tabù da sfatare nel 2023: ecco cosa dovranno fare

La Red Bull si presenta al via della nuova stagione con la voglia di continuare a dominare, anche se una variabile non lascia tranquilli.

La Red Bull ha presentato in quel di New York la nuovissima RB19, anche se quella che abbiamo visto non è che una lontana parente della monoposto di Adrian Newey che andrà in pista per difendere i due titoli mondiali. Va detto che lo show organizzato nella Grande Mela è stato l’ennesimo trionfo sul fronte del marketing per questa casa, che ora però punta tutto su una vettura che partirà con i favori del pronostico.

Red Bull RB18 (LaPresse)
Red Bull RB18 con Verstappen ad Abu Dhabi (LaPresse)

Max Verstappen è apparso bello carico e punta a portare a casa il terzo titolo mondiale consecutivo, cosa che in passato è riuscita soltanto a Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio, personaggi che, se messi insieme, hanno vinto 23 titoli mondiali di F1.

Il dominio dell’olandese nel 2022 è stato impressionante, considerando gli oltre 150 punti di vantaggio con cui ha chiuso nei confronti di Charles Leclerc e Sergio Perez. A spaventare e non poco la concorrenza ci ha pensato la superiorità assoluta che si è vista nella seconda parte di campionato, visto che dal 24 luglio in poi, con il GP di Francia, ha vinto solo la Red Bull, fatta eccezione per il GP del Brasile dove si è imposta la Mercedes di George Russell.

Con queste premesse, è logico che battere gli anglo-austriaci sembra essere ben più di un’impresa, e Ferrari e Mercedes dovranno tirare fuori un vero e proprio capolavoro per farcela. La squadra diretta da Christian Horner, tuttavia, dovrà sfatare una sorta di tabù per cercare di mantenere il proprio dominio sul Circus.

Red Bull, obiettivo il miglioramento sulle Sprint Race

Nel 2023 il numero delle Sprint Race verrà aumentato sensibilmente e, guardando al passato, questa potrebbe essere una cattiva notizia per la Red Bull. La prima verrà corsa il 29 di aprile a Baku, nell’ambito del Gran Premio dell’Azerbaijan, dove la “garetta” del sabato non si è mai corsa in passato.

In seguito toccherà al Gran Premio d’Austria, dove questo evento si è già tenuto lo scorso anno. Spazio poi anche a Spa-Francorchamps, altra grande novità assieme a Losail, per il rientrante GP del Qatar, ed Austin, dove la Sprint Race non si era mai corsa negli ultimi anni. Conferma, invece, per Interlagos, circuito in cui questo format ci ha fatto divertire e non poco nell’ultimo biennio.

Nel 2023 non ci saranno tappe italiane che andranno ad ospitare la Sprint, cosa che invece era successa due anni fa a Monza e meno di 12 mesi fa ad Imola. Quest’ultima pista, forse, è stata giudicata troppo poco spettacolare sul fronte dei sorpassi, anche se va detto che il duello tra Max Verstappen e Charles Leclerc dello scorso anno fu molto avvincente e si decise soltanto al penultimo giro, con il sorpasso e la conseguente vittoria dell’olandese.

Super Max ha vinto ben tre delle sei Sprint Race disputate dal 2021 ad oggi, imponendosi nella prima della storia, a Silverstone, ed in seguito ad Imola ed a Spielberg lo scorso anno. La Red Bull ha però conosciuto alcune problematiche, soprattutto l’anno scorso, nei fine settimana in cui è stato usato questo format.

Se nel GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna il team di Milton Keynes fece un sol boccone degli avversari con una doppietta anche alla domenica, in Austria ed in Brasile le cose andarono in maniera del tutto diversa. A casa della squadra diretta da Christian Horner, il campione del mondo partì in pole position dopo aver trionfato al sabato, ma la Ferrari si dimostrò nettamente superiore alla domenica.

Verstappen condusse nei primi giri, ma poco dopo venne attaccato da Leclerc, il quale, per via degli incroci di strategia, lo scavalcò per ben tre volte durante quella gara. A pochi passaggi dal termine, anche Carlos Sainz si attaccò alla monoposto dell’olandese, e proprio mentre lo stava superando, dovette arrestari per l’esplosione della power unit, altrimenti avremmo assistito ad una netta doppietta della Ferrari.

La RB18 aveva patito di un brutto crollo delle gomme, che l’aveva costretta ad una resa inaspettata. Da quel momento in poi, i siluri di Adrian Newey dominarono la scena, sino al Gran Premio del Brasile. Super Max partì dalla seconda posizione nella Sprint Race del sabato, dietro alla Haas di Kevin Magnussen che al venerdì aveva ottenuto una sorprendente pole position.

Dopo pochi giri, il danese venne infilato dall’orange, che però dovette arrendersi alla Mercedes del più veloce George Russell. La crisi di gomme si ripropose anche alla domenica, con le frecce d’argento che piazzarono la doppietta davanti alle Ferrari. Verstappen e Sergio Perez dovettero accontentarsi del sesto e del settimo posto, battuti anche dall’Alpine di un arrembante Fernando Alonso.

Anche l’esperto Rudy van Buren, per “RacingNews365.com” ha parlato dei guai affrontati dalla RB18 nei fine settimana in cui si sono corse le Sprint Race. In quei frangenti, si disputa una sessione di prove libere in meno, ed è probabile che il team di Milton Keynes abbia bisogno di più tempo per mettere a punto in maniera perfetta le sue vetture, andando in crisi a livello di gestione degli pneumatici.

Nel 2023, come detto, le “garette” del sabato saranno ben 6 su 23 week-end, ed è normale che essere poco competitivi in quei casi potrebbe costare parecchi punti, ragion per cui in factory occorre lavorare per correggere questi difetti in tempi brevi, ma non abbiamo dubbi sul fatto che questo avverrà nella nuova stagione.

La RB19 vuole replicare quanto fatto dalla sua progenitrice iridata, vincitrice di 17 gare su 22 in programma, più due Sprint Race. Farlo non sarà affatto semplice, ma questo team ci ha già dimostrato in passato ciò di cui è capace, grazie ad un’organizzazione che tutti gli altri le invidiano. Ferrari e Mercedes sono avvisate, nella speranza che anche qualche altra compagine possa inserirsi nella lotta. Il livello tecnico della sfida si sta alzando di anno in anno, ed è probabile che assisteremo ad una stagione davvero unica sotto tanti punti di vista. La caccia ai campioni è già iniziata.

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