Valentino Rossi, obiettivo fissato a Bathrust: ecco il suo pronostico

Torna in pista Valentino Rossi, che in questo week-end sarà impegnato in Australia per la 12 Ore di Bathrust. Il “Dottore” è carico.

Secondo appuntamento stagionale per Valentino Rossi, che sarà impegnato in questo week-end per la mitica 12 Ore di Bathrust. La gara è una delle più difficili al mondo, considerando le tante variabili che partono dagli orari in cui si corre, arrivando anche alla bellezza della pista, che rientrare tra le più complesse al mondo da affrontare.

Valentino Rossi (ANSA)
Valentino Rossi parla della tappa di Bathrust (ANSA)

Si tratta di un mix di tratti velocissimi e lenti, con l’ampiezza della carreggiata che cambia curva dopo curva, ed è fondamentale imparare bene la pista al simulatore prima di arrivare in circuito, perché il rischio di causare o di incappare in gravi incidenti è molto elevato. Questo impianto, noto anche come Mount Panorama, è noto anche per i tanti punti ciechi, presenti soprattutto nel secondo settore, quello dove si scala la collina e dove si può fare la differenza.

Tra le cose positive su cui Valentino Rossi potrà puntare c’è di sicuro la sua BMW M4 GT3 gestita dal team WRT, che già alla 24 ore di Dubai di tre settimane fa ha fatto vedere ciò di cui è capace. Il team belga, diretto da Vincent Vosse, non aveva mai corso con questa vettura in passato, ed al debutto assoluto ha piazzato un primo ed un terzo posto, dominando del tutto la scena. Il “Dottore” ha chiuso sul podio con la terza piazza, tornando ad essere protagonista con le sue gag presentandosi in parco chiuso con un cammello, vale a dire l’animale simbolo di quella parte del mondo così diversa dalla nostra.

Con il pilota di Tavullia, come ben sappiamo, non ci si annoia mai, e da Bathrust potrà contare sull’equipaggio con cui sarà protagonista anche alla 24 ore di Spa-Francorchamps e nel Fanatec GT World Challenge, essendo affiancato dagli esperti Augusto Farfus e Maxime Martin, da anni legati a doppio filo con la BMW. Nelle prossime righe, troverete le prime parole del nove volte iridato delle due ruote su questa tappa affascinante.

Valentino Rossi, ecco le sue parole su Bathrust

Il ritorno in pista di Valentino Rossi avverrà alla 12 Ore di Bathrust, tappa che fa parte dell’Intercontinental GT Challenge, una sorta di campionato del mondo di auto GT3. Si tratta di un evento seguitissimo, di una delle tappe di endurance più affascinante di tutte per via delle tante particolarità di questa gara.

Prima di tutto, per chi non lo sapesse, si parte alle 05:45 del mattino in Australia, il che significa che le prime fasi vengono corse con il buio, ma dopo poche decine di minuti si passa al momento dell’alba, in cui il cambiamento delle luci può portare alla distrazione dei piloti. Infatti, la prima ora di gara viene svolta, solitamente, sempre dal pilota più esperto di ogni equipaggio, e con ogni probabilità vedremo il “Dottore” all’opera soltanto quando la gara sarà ben avviata.

A pochi giorni dal via della corsa, Valentino Rossi è già arrivato in Australia, dove nelle prossime ore scatteranno le prove libere, fondamentali soprattutto per chi come lui non ha mai girato da queste parti. La BMW M4 GT3 del team WRT gli regala molte certezze visti i risultati di Dubai, ma qui il livello è nettamente più alto rispetto alla corsa disputata poche settimane fa.

Il pilota di Tavullia ha detto la sua nella classica intervista che precede il week-end di gara: “Sono molto felice di tornare in Australia. Si tratta di un paese che amo e dove sono stato in MotoGP per tante di quelle volte nel corso della mia carriera, dove ho ottenuto anche tanti bei risultati. Sono assolutamente entusiasta di scoprire Bathurst, una pista mitica che ho sempre voluto provare in gara ed è una delle mie preferite nel simulatore. Questa volta sarà reale e non vedo l’ora di essere lì. Puntiamo a fare un bel risultato, anche se sappiamo che non sarà facile“.

Una volta sbarcato a Bathrust, il “Dottore” è stato accolto da un vero e proprio bagno di folla, che lo ha assalito per strappare qualche selfie o un autografo. Il Motomondiale è molto seguito dall’altra parte del mondo, e le sue imprese fatte a Phillip Island sono ancora negli occhi di tutti.

Su quella pista, il nove volte campione del mondo vinse il titolo nel 2004, il primo sulla Yamaha, nell’anno d’esordio con la casa di Iwata dopo i domini con la Honda. L’Australia, facendo un bilancio, gli ha portato abbastanza bene, e allora ci sono tutti i motivi per pensare che anche la sua prima Bathrust vada per il meglio. La parola ora passa alla pista.

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