Mercedes, che cosa vuol dire AMG? Tre lettere che hanno fatto la storia

Vi sono sigle che accendono nel cuore degli appassionati delle emozioni fortissime. La Mercedes, grazie all’AMG, ha prodotto auto leggendarie e ha scritto pagine indelebili del Motorsport.

La Mercedes-AMG GmbH, meglio conosciuta come AMG, è un’azienda tedesca famosa per le sue preparazioni sportive. I veicoli della Stella a 3 punte sono riprogettati e realizzati dai tecnici della AMG per ottenere il massimo delle performance. I preparatori hanno dato una bella sterzata alla casa di Stoccarda, regalando una immagine giovanile ad un marchio che, in passato, era considerato solo per adulti stagionati.

Mercedes AMG (AdobeStock)
Mercedes AMG (AdobeStock)

L’acronimo Aufrecht, Melcher, Grossaspach lo si poterebbe identificare in autentici motori geniali, perché se mai aveste l’occasione di provare una Mercedes AMG, fareste fatica a scendere dall’auto. Nella metà degli anni ’60, l’ing. Hans-Werner Aufrecht era impegnato nella Daimler-Benz alla lavorazione dei motori da corsa della casa teutonica. Una notizia devastò il tecnico e tutti coloro che lavoravano nel reparto corse. I vertici della Stella avevano deciso di sospendere temporaneamente l’impegno nel mondo delle corse. Nonostante i trionfi del passato, un drammatico evento di anni prima convinse la Direzione del Gruppo a tirarsi fuori dal Motorsport.

Il disastro della 24 Ore di Le Mans fu determinato dall’uscita di pista del pilota Mercedes Pierre Levegh sulla 300 SLR. Con 84 vittime e 120 feriti fu l’incidente più grave nella storia dell’automobilismo. La decisione della Mercedes condizionò tutti coloro che lavoravano nel dipartimento sportivo. L’ingegnere Hans-Werner Aufrecht fu così traslocato nel reparto delle auto di serie. Per lui non fu una gran bella notizia nella prima fase, ma per la casa tedesca avrebbe aperto in futuro un nuovo scenario.

Hans-Werner conobbe il collega Erhard Melcher. I due divennero grandi amici, condividendo la medesima passione per i motori. I due iniziarono a spingere per produrre motori di una potenza maggiore rispetto a quelli che all’epoca costruivano in Mercedes per le auto di serie, ma occorrevano modifiche sostanziali. La casa di Stoccarda si trovò davanti ad un bivio, ascoltare le richieste dei due geniali ingegneri o continuare a non oltrepassare i “limiti tecnici” dei motori dell’epoca.

Per convincere i vertici del Gruppo, Aufrecht, specializzato nelle performance e Melcher, qualificato nella maneggevolezza e nella stabilità dei veicoli, “pomparono” la Mercedes-Benz 300 SE del pilota tedesco Manfred Schiek. Quest’ultimo era il campione della Deutsche Rundstrecken-Meisterschaft. La casa tedesca non era convinta della strategia commerciale “pepata” e Aufrecht convinse Melcher a lasciare il suo posto fisso alla Daimler e ad avviare insieme un’attività in proprio a Grossaspach.

Il successo della AMG

La coppia mise in piedi lo studio dʼingegneria Aufrecht-Melcher-Grossaspach, ossia la AMG. Il mondo lo cambiano i coraggiosi. I due avrebbero potuto, serenamente, continuare a prendere un buon stipendio, ma decisero di fare di testa loro. Le cose sarebbero potute andare in tanti modi, ma con il senno di poi mai decisione fu più indovinata. Il resto è storia. Aufrecht e Melcher allestirono il primo luogo di produzione in un vecchio mulino a Burgstall. Produssero insieme il primo masterpiece della loro vita, l’AMG Mercedes 300 SEL 6.8.

Il motore fece la storia nella competizione endurance dalla 24 Ore di Spa Francorchamps. I rivali in pista rimasero perplessi quando videro la potente berlina schierarsi in griglia tra leggerissime vetture sportive. La cosiddetta “scrofa rossa” piegò la resistenza dei competitor inglesi, francesi ed italiane. La vettura, grazie alle migliorie dei due tecnici, arrivò prima nella sua classe e seconda in classifica generale.

La AMG cavalcò l’hype e, a partire dagli anni ’70, scelse di produrre un veicolo pepato per ogni modello di Mercedes-Benz. I clienti più facoltosi, proprio come oggi, richiedevano una Stella con il simbolo AMG. Le richieste crebbero e dismisura e nel 1976 la AMG ebbe bisogno di un nuovo stabilimento di produzione. Affalterbach divenne il quartier generale principale e continua ad esserlo tutt’oggi. Nel 1986, AMG impiantò il propulsore V8 da 5 litri in una Classe E Coupé che divenne nota con il nome “The Hammer”.

I due ingegneri si presero una bella rivincita. La Daimler-Benz dovette riconoscere l’idea vincente e la qualità dei prodotti targati AMG e, alla fine degli anni ’80, divennero partner ufficiali nella divisione sport motoristici della casa di Stoccarda. I fatturati crebbero a dismisura. Nel 1993 fu svelato il primo veicolo ufficiale sviluppato insieme: la Mercedes-Benz C 36 AMG. Mercedes, la strabiliante Hypercar AMG ONE punta ad un record (VIDEO).

Nel corso dei successivi 30 anni, la AMG è diventata un sogno per tutti gli automobilisti dal piede pesante. La realtà azienda Affalterbach si è allargata a tal punto da dare lavoro a 1700 persone. La gamma Mercedes-AMG è molto ampia e va dall’entry level sino alla potentissima SL. Ogni anni vengono venduti oltre 100.000 veicoli targati AMG. E la storia è stata fatta anche nella categoria regina del Motorsport con Hamilton e Rosberg e ben 8 titoli mondiali di fila nell’era ibrida della Formula 1.

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