Formula E Diriyah, Gara 2: domina sempre Wehrlein, crisi Maserati

Il primo round dell’E-Prix di Ad Diriyah di Formula E è stato spadroneggiato dalla Porsche. Pascal Wehrlein, dopo il trionfo di ieri, si è confermato anche in Gara 2.

Le nuove monoposto Gen3 di Formula E sono state ricaricate per il secondo appuntamento in Arabia Saudita. Dopo il debutto deludente nella capitale messicana, i piloti hanno sperimentato il primo tracciato cittadino della stagione. In Gara 1 la superiorità della Porsche è risultata schiacciante. Pascal Wehrlein ha messo tutti in riga, superando di gran carriera la Jaguar di Sam Bird a nove giri dalla fine, resistendo poi agli attacchi di Dennis sulla monoposto dell’Avalance Andretti, la cui batteria elettrica viene fornita proprio dalla Porsche.

Porsche Formula E Wehrlein (Ansa Foto)
Porsche Formula E Wehrlein (Ansa Foto)

Jake Hughes ha ottenuto la pole position nel secondo round arabo. Il driver di Birmingham ha regalato la prima storica partenza al palo al team McLaren nella serie elettrica. La vettura papaya ha siglato il miglior crono dell’intero weekend, sfruttando l’asfalto più gommato nel momento decisivo. Mitch Evans sulla Jaguar è scattato dalla seconda piazzola nel panino delle due McLaren. René Rast, infatti, ha fatto registrare il terzo tempo nelle qualifiche. Dalla quarta casella, invece, il veterano Sebastien Buemi è partito con l’obiettivo di centrare il primo podio stagionale, dopo il sesto posto a Città del Messico e il quarto di Gara 1 a Diriyah. Il percorso, composto da 21 curve e lungo 2.495 metri, è lo stesso anche per Gara 2.

Sotto le luci dei riflettori artificiali, al via Jake Hughes ha perso subito la prima posizione. Evans si è preso in Curva 1 la testa della corsa. Pascal Wehrlein e Jake Dennis, dalla terza fila, sono subito risultati minacciosi. Già in Messico è stata la Porsche a rubare la scena con tre auto nei primi quattro posti. Nel secondo appuntamento stagionale il fil rouge non si è spezzato. Chi, invece, è stato subito costretto a rincorrere è il team con il simbolo del Tridente. Il pilota della Maserati Edoardo Mortara, dalla settima piazzola, ha trovato un buono spunto allo spegnimento dei semafori ed è salito in quinta posizione.

Lo svizzero ha trionfato lo scorso anno e ha subito guadagnato due posizioni al via. Evans ha provato a scappare via, inseguito dalla due McLaren. Pascal Wehrlein al quarto posto si è tenuto alle spalle Mortara, Buemi e Dennis. Ottavo Vandoorne, davanti a Bird, mentre la top 10 è chiusa Da Gunther sull’altra Maserati. Sono rimasti nelle retrovie Vergne, Da Costa, Rowland, Lotterer e Di Grassi. Il ritmo in testa alla classifica è stato molto sostenuto. I piloti hanno iniziato a spingere al massimo a suon di giri veloci. Hughes si è lamentato della stabilità della sua McLaren, non riuscendo ad avvicinare, nella prima fase, il leader Evans.

Per mandare in temperatura le gomme anteriori, tenendo un occhio all’energia, il team McLaren ha chiesto al britannico di gestire in modo sapiente la batteria. Mitch Evans su Jaguar, però, non è riuscito a creare un gap. Le auto full electric non si sono superate finché non è iniziato il valzer dell’attack mode. Le NIO sono state le prime a sfruttare la potenza supplementare, passando sulla zona d’attacco. Pascal Wehrlein ha iniziato a farsi vedere negli specchietti del rivale. Evans ha perso, invece, due posizioni, volendo attivare per primo in top 5 l’attack mode.

Evans ha subito recuperato la seconda piazza perché Hughes è passato in activation zone. Rast è riuscito a stare davanti a tutti, riuscendo a tenersi stretta la leadership anche dopo l’ottenimento dell’attack mode, costruendosi un bel vantaggio. Il pilota della Porsche, Pascal Wehrlein, ha iniziato la sua rimonta, superando il driver della McLaren, Jake Hughes. Quest’ultimo ci ha capito ben poco, facendosi infilare dai principali rivali per il podio. Il compagno di squadra René Rast, invece, ha sfruttato il timing giusto e ha dettato il passo finché ha potuto, guadagnano oltre 2 secondi su Evans. Quest’ultimo è stato infilato anche da Wehrlein.

Formula E, comanda sempre Porsche

Il driver della Porsche ha provato a replicare la strategia di Gara 1, ma in questo caso ha dovuto spingersi al limite per provare ricucire il gap dal leader dell’E-Prix. Evans su Jaguar è sembrato in chiare difficoltà, minacciato anche da Hughes, quarto davanti a Mortara, Buemi, Dennis, Bird, Gunther e Vandoorne.

Il pilota tedesco naturalizzato mauriziano, attivo in Formula 1 nel 2016 con Manor e nel 2017 con Sauber, ha ricucito il distacco dalla McLaren di Rast. Quest’ultimo, incalzato dalla Porsche, ha deciso di prendere a sorpresa l’attack mode. Senza sudare Pascal Wehrlein si è preso il primo posto, dovendosi coprire dagli attacchi del driver del team di Woking. La strategia del team papaya non è stata propizia. Rast, nonostante la potenza extra, non è stato in grado di sopravanzare il leader. Anche Dennis, dopo il secondo posto di Gara 1 di Formula E, ha ripreso slancio, mettendosi negli scarichi di Mortara, superandolo senza pietà.

La Maserati non ha gestito al meglio la situazione. Mortara, in deficit di energia, è stato sverniciato anche da Sam Bird su Jaguar. Porsche, invece, ha fatto tutto in modo perfetto. Pascal Wehrlein è passato al giro 21 in activation zone, conservando la testa della classifica. Il driver tedesco ha cercato a quel punto di costruirsi il vantaggio definitivo per una parte finale di E-Prix in discesa. Dennis ha superato Evans, sotto gli occhi vigili dei membri del team Andretti. Il 3% di batteria in più ha fatto la differenza. Dennis ha superato, senza patemi, la McLaren di Rast. Le batterie Porsche sono apparse, nettamente, migliori.

Dennis ha quel punto ha messo nel mirino il leader Wehrlein, proprio come in Gara 1. Alle spalle dei primi due Rast, Bird ed Evans hanno battagliato per il terzo gradino del podio. La rivalità tra i teammate della Jaguar è evidente. Bird ha attaccato anche Rast in difficoltà evidenti, dopo una ottima prima parte di gara. Dennis e Bird hanno fatto una strategia molto simile, risparmiando energia all’inizio della corsa per spenderla nel momento finale. Safety Car in pista per un crash di Muller. Weekend da dimenticare per lui. La vettura di sicurezza ha azzerato tutti i distacchi. Alla ripresa Pascal Wehrlein, Jake Dennis e Sim Bird hanno dato spettacolo.

Bird ha avuto un 2% di batteria in più rispetto al leader tedesco. Il britannico della Jaguar e Dennis dell’Andretti hanno percorso l’activation mode. Jake si è tenuto la seconda piazza, mentre Bird è stato beffato da Rast. Il londinese della Jaguar è andato lunghissimo e ha perso l’occasione di sopravanzare sul dritto il rivale della McLaren. Davanti il tedesco della Porsche è riuscito a creare un gap importante su Dennis per gestire gli ultimi giri. Wehrlein ha un’auto elettrica da sogno e ha siglato la doppietta in questa due giorni araba, sempre davanti a Dennis. Sam Bird ha lottato con i denti per salire sul terzo gradino del podio, ma Rast è riuscito a spuntarla. Altro successo della casa di Stoccarda che ora è la favorita numero 1 nei costruttori. In crisi la Maserati che non è riuscita a rimanere in top 5, nonostante l’ottimo spunto iniziale di Mortara.

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