Ferrari, c’è un piccolo allarme sulla nuova macchina? Ecco di cosa si tratta

La nuova Ferrari 499P sta effettuando diversi test di durata, ma emerge un fatto che potrebbe darle un piccolo svantaggio a Le Mans.

Si lavora in casa Ferrari per lo sviluppo della 499P, l’Hypercar progettata per il grande ritorno alla 24 ore di Le Mans e nel mondiale endurance, che aprirà le danze il prossimo 17 marzo con la Mille Miglia di Sebring. La vettura, presentata nell’ambito delle Finali Mondiali lo scorso 29 ottobre, ha iniziato a girare nel mese di luglio con uno shakedown sul tracciato di Fiorano, per poi intensificare i test prima ad Imola e poi in quel di Monza.

Ferrari (Adobe Stock)
Ferrari ed il lavoro sulla 499P (Adobe Stock)

Poche settimane fa sono stati annunciati i due equipaggi che scenderanno in pista, ricordando che le 499P al via saranno due. La #50 è stata affidata a Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina, un terzetto di giovani talenti che hanno tanta voglia di far bene.

Gli ultimi due sono già molto affiatati avendo ultimamente corso insieme sulla 488 GTE di AF Corse nel FIA WEC, concluso lo scorso anno con una splendida vittoria alla 8 ore del Bahrain. La #51 sarà affidata ad Alessandro Pier Guidi e James Calado, tre volte campioni del mondo della GTE PRO nel 2017, 2021 e 2022 con la suddetta 488 GTE, con la quale erano ormai diventati un tutt’uno.

Era impossibile pensare ad un equipaggio senza questi due grandi talenti del mondo delle corse di durata, ed assieme a loro ci sarà anche il nostro Antonio Giovinazzi, che dopo aver visto sfumare la possibilità di tornare in F1 per il 2023 ha trovato rifugio in un programma davvero eccezionale e che promette di far sognare i tifosi.

Antonio ha debuttato su questa vettura in alcuni test svolti a Vallelunga pochi giorni prima di Natale, convincendo Antonello Coletta e tutto il reparto Competizioni GT della Ferrari da lui diretto. Il nativo di Martina Franca disputerà quest’anno la sua seconda 24 ore di Le Mans, visto che aveva già partecipato nel 2018 sempre con AF Corse in classe GTE PRO, facendo vedere cose molto interessanti.

Pensare di poter vincere non sarà di certo uno scherzo, vista la forza e la grande mole di concorrenza che dovrà essere affrontata. La Toyota è la grande favorita, avendo nella GR010 una vettura già collaudata e che ha debuttato nel 2021, vincendo due titoli in due anni del mondiale endurance ed altrettante edizioni della 24 ore di Le Mans.

In questi giorni, a Maranello occorrerà seguire con molta attenzione l’evolversi della 24 ore di Daytona, dove esordiranno altre due future rivali della Rossa, vale a dire la Cadillac V-LMDh e la Porsche 963. Entrambe, nelle qualifiche di domenica scorsa, sono state battute dalla Acura Type S, ma la corsa promette scintille e le vetture tedesche sembrano già in gran forma, trattandosi per loro di un esordio assoluto alla tappa americana.

Ferrari, Andrea Adamo evidenzia un fatto interessante

Dopo i test disputati sui tracciati europei, la Ferrari ha ora portato la 499P per provarla sul tracciato di Sebring, in preparazione della Mille Miglia prevista ormai tra circa un mese e mezzo. La Rossa si pone l’obiettivo di accumulare chilometri ed esperienza, visto che ad Aragon, qualche settimana fa, c’era stato qualche guaio legato all’affidabilità, com’è normale che sia visto che si tratta di un progetto del tutto nuovo.

Il mondiale endurance è composto da ben sette gare, ma la più importante è la 24 ore di Le Mans. A tal proposito, è interessante quanto affermato dall’ingegner Andrea Adamo, che ai microfoni di “Motorsport.com” ha affermato: “La Peugeot, ad esempio, è più progettata per la pista di Le Mans, mentre la Ferrari lo è per l’intero mondiale endurance“.

Questa frase non significa che la 499P non sarà della partita nella maratona francese, ma indica che è forse una vettura più equilibrata rispetto alla Peugeot. La 9X8, che ha debuttato lo scorso anno alla 6 ore di Monza, è una vettura estrema, progettata senza ala posteriore, e questo porta a pensare che i tecnici l’abbiano realizzata soprattutto per i lunghi rettilinei di Le Mans.

L’affidabilità, già menzionata in precedenza, sarà il segreto che potrebbe fare la differenza. La Porsche 963 è la vettura che ha coperto più chilometri nella sua fase di sviluppo, ed ora sarà subito davanti ad un bel banco di prova alla 24 ore di Daytona, così come la Cadillac che vuole dare battaglia.

Senza alcun dubbio, ci avviciniamo ad una stagione dell’endurance che ha pochi eguali nel passato, e che terrà gli ascoltatori incollati davanti alle televisioni. Al via del campionato manca davvero poco, e come antipasto, tra poche ore, non potrete perdervi la classica della Florida, che in tanti vogliono portare a casa.

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