Cos’è la maledizione della famiglia Agnelli? Tanti i drammi

La famiglia Agnelli è una delle più note di tutta Italia, ma c’è da dire che gli eventi tragici non l’hanno mai lasciata tranquilla.

Quella degli Agnelli è una storia ricca di misteri e tragici lutti, che hanno colpito la famiglia più famosa d’Italia sotto il profilo imprenditoriale soprattutto nell’ultimo trentennio. Alcuni casi sono saliti alla ribalta nelle cronache italiane, per via delle spaventose circostanze in cui certi eventi si sono verificati.

Giovannino Agnelli ed Edoardo Agnelli (ANSA)
Giovannino Agnelli ed Edoardo Agnelli (ANSA)

Alcuni membri della famiglia Agnelli sono stati strappati alla vita nel momento in cui avrebbero potuto spiccare il volo sotto il profilo professionale, mentre a qualcuno è stata concessa una seconda possibilità. Nelle prossime righe, vi mostreremo i casi più incredibili della maledizione di questa casata, che nonostante le grandi ricchezze, i possedimenti e tutto ciò che concerne i beni materiali, ha patito molti tragici lutti.

Agnelli, ecco perché si parla di una maledizione interna

La famiglia Agnelli ha scritto la storia del nostro paese, ma attorno a questa casata ci sono stati anche dei lutti molto difficili da digerire, visto che hanno colpito membri molto giovani ed in alcuni casi anche brillanti e con una carriera che sembrava poterli portare molto più in alto, tralasciando l’immane ricchezza posseduta.

Una delle vicende più buie è, senza alcun dubbio, la morte di Edoardo, figlio di Gianni, ovvero L’Avvocato, il cui ventennale della morte ricorre proprio in queste ore. Edoardo nacque a New York in 9 giugno del 1954, per poi diplomarsi a Torino conseguendo una maturità classica nei primi anni Settanta.

In seguito, si laureò in Lettere Moderne negli Stati Uniti d’America, in quel di Princeton, e venne poi designato dal padre Gianni quale possibile successore al vertice delle varie società che aveva la sua famiglia. La sua storia è abbastanza turbolenta, visto che effettuò molti viaggi, venendo anche arrestato nel 1990 in Kenya, a Malindi per detenzione di eroina. In seguito venne dichiarato innocente e rilasciato, ma è chiaro che già questa vicenda lascia molti dubbi sul suo stile di vita.

I misteri vennero poi tutti a galla la mattina del 15 novembre del 2000, quando fu ritrovato morto lungo l’Autostrada Torino-Savona, ancora a bordo della sua Fiat Croma che aveva il motore acceso nel momento in cui ne fu rinvenuto il corpo ormai esanime. Fu poi sepolto presso la tomba monumentale di famiglia, sopra al cimitero di Villar Perosa.

Le cause della morte non furono chiare sin da subito, ma poi la magistratura formulò l’ipotesi del suicidio, che venne poi convalidata. Si chiuse così l’esistenza terrena di Edoardo, che solo due anni e pochi mesi dopo venne raggiunto dal padre Gianni, spentosi il 24 gennaio del 2003.

Un altro caso drammatico è quello che vide protagonista il brillante Giovanni Alberto Giovannino Agnelli, fratello di Andrea, ormai ex presidente della Juventus, e figlio di Umberto. Nato a Milano il 19 aprile del 1964, e poi frequentò le scuole elemantari al Collegio San Giuseppe di Torino, dove tutti i membri della sua famiglia avevano iniziato gli studi.

Si laureò nel con una tesi sul Medio Oriente all’università di Providence, anche lui negli Stati Uniti, mentre nel 1982 era entrato in Fiat, l’azienda più famosa di tutta la sua famiglia. Divenne famoso per le sue politiche di investimento, attuate soprattutto alla Piaggio, l’azienda di cui sua madre era proprietaria assieme alla sua casata.

Una disgrazia poi andò a colpire la sua brillante carriera, visto che nel 1997 decise di convocare una conferenza stampa straordinaria, annunciando di avere un tumore. Giovannino provò a tranquillizzare la stampa e tutti coloro che gli stavano vicini dicendo che si sarebbe salvato, pensando di poter guarire già attorno ai mesi estivi.

La fortuna gli voltò le spalle e Giovannino si spense tragicamente il 13 dicembre dello stesso 1997, e si scoprì che si trattava di un cancro all’intestino, una forma molto rara e letale, che difficilmente lascia scampo a chi ne viene colpito. Le cure vennero effettuate in alcuni centri specializzati che si trovavano oltreoceano, ma nonostante le grandi disponibilità economiche della sua famiglia non ci fu nulla da fare.

Le brutte notizie per la famiglia di imprenditori più famosa d’Italia non erano finite, visto che molte preoccupazioni sono poi arrivate dal noto Lapo Elkann. Vi sarete accorti che il cognome non è lo stesso degli altri sopracitati, ma solo perché è il figlio di Alain Elkann, giornalista e scrittore statunitense, e di Margherita Agnelli.

La sua vita è stata funestata dalle dipendenze dalla droga, e l’11 ottobre del 2005 accarezzò la morte, riuscendo però a sfuggirle. Il rampollo venne ricoverato in condizioni molto serie a Torino, nell’Ospedale Mauriziano, per un’overdose data da oppiacei e cocaina, ma come detto riesce a salvarsi. Da quel momento in poi, decise di lasciare la Fiat e di trasferirsci in Arizona, ma va detto che il suo stile di vita non è poi cambiato in maniera così drastica da quel brutto spavento in poi.

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