Ducati pensa in grande: il boss Dall’Igna detta gli obiettivi

Il doppio titolo MotoGP arrivato dopo una lunga assenza ha dato morale e vigore al box Ducati, che per il 2023 non nasconde alte ambizioni.

Il 2022 è stato l’anno del riscatto per Ducati. Dopo un lungo periodo fatto di dolori più che di gioie, non solo è arrivata l’affermazione costruttori e piloti con Pecco Bagnaia in MotoGP, ma pure il successo clamoroso con Alvaro Bautista in SBK. Un risultato incredibile, che forse, nemmeno a Borgo Panigale si sarebbero potuti immaginare prima del via della stagione.

Gigi Dall'Igna (Ansa Foto)
Il responsabile di Ducati Corse Gigi Dall’Igna (Ansa Foto)

Ma come ogni qualvolta avviene una consacrazione a sorpresa,  l’asticella si alza e prende corpo il compito più arduo. Quello della conferma. Una vittoria può infatti concretizzarsi per una serie di circostanze, mentre fare il bis, il tris, o oltre, non può essere figlio del caso.

Lo sa bene il responsabile della scuderia Gigi dall’Igna che non teme di ammettere che quanto si presenterà loro da fine marzo, sarà tutt’altro che una strada in discesa. “E’ una sfida molto difficile e lo dicono anche le statistiche. Sono sicuramente pochi i rider che sono riusciti a ripetersi l’anno successivo. E lo stesso vale per le squadre”, ha riconosciuto nel corso della presentazione della Desmosedici che parteciperà al Mondiale 2023 della classe regina del motomondiale.

Ducati vincente, ora il gioco si fa duro

Per nulla intimorito dagli ostacoli che potrebbero presentarsi, l’ingegnere lombardo ha rilanciato la volontà di avere la meglio su ogni ostacolo, pur mantenendo un approccio di basso profilo. “Siamo campioni del mondo, ma dobbiamo tenere i piedi per terra ed essere modesti, che è poi una qualità importante sia nello sport, sia nella vita“, ha sottolineato.

Con un recente passato denso di studi e sviluppi per rendere la moto più prestazionale e chiudere il gap sui marchi che fino a due stagioni fa avevano dominato, ora gli uffici tecnici potranno tirare il fiato.

Nel corso di questi campionati abbiamo introdotto tantissime novità, probabilmente andando anche a cambiare quella che è la tecnica della MotoGP. Però allora dovevamo rincorrere, perché i nostri avversari erano più forti di noi, quindi potevamo prenderci anche tanti rischi“, ha argomentato, anticipando che le evoluzioni saranno più limitate rispetto agli scorsi, anche se molto sta già bollendo in pentola.

Sulla GP23 appena svelata ci sono già degli update, e altri a livelli aerodinamico verranno aggiunti per Sepang. Detto ciò potrebbe anche capitare di dover scartare qualcosa che sulla carta avrebbe potuto garantirci un miglioramento“, ha analizzando svelando come il team sarà molto meno aggressivo ed estremo in fatto di rivoluzioni sul mezzo meccanico.

Stesso discorso il 56enne lo ha fatto per la Superbike, dove la nuova versione della Panigale V4 R ha già creato grandi aspettative e i cui i punti di contatto con il vecchio modello saranno pochi.

L’azienda metterà sul mercato una model year radicalmente diversa. Noi dunque le andremo dietro, anche per quanto concerne il motore“, ha rivelato confidando in un progresso considerevole in termini di prestazione pura e di affidabilità. Il tutto per poter sfruttare al meglio il Desmo, tratto distintivo della Rossa su due ruote.

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