Pirelli nel mirino di Verstappen: arrivano parole forti

A poco più di un mese dal via del 2023 della F1, Verstappen punta in dito contro Pirelli. Il fornitore unico delle gomme ha mancato qualcosa.

Non arriva la bocciatura drastica, ma per Max Verstappen la Pirelli non starebbe facendo tutto il possibile per rendere le gare del Circus sufficientemente accattivanti. E la ragione sarebbe la mancanza di concorrenza. In poche parole, essendo l’unico produttore di pneumatici della massima serie, non avrebbe motivo di studiare e di invetarsi qualcosa di davvero risolutivo in termini di prestazioni.

In realtà la situazione di monopolio non è una novità per la F1. Dal 2007 al 2010 compreso, a gestire la fornitura in esclusiva era stata la Bridgestone. Poi, il suo ritiro e la vittoria del bando lanciato dalla FIA della Casa milanese, farà passare la palla dal Giappone all’Italia. Prima di quel periodo invece la sfida in pista riguardava gli stessi gommisti tra cui hanno figurato la francese Michelin e l’americana Goodyear.

Pirelli e Verstappen (ANSA)
Pirelli e Verstappen (ANSA)

Ovviamente dover reggere il confronto diretto con un competitor, comportava un esborso di risorse piuttosto ingente per stare al passo e non sfigurare. Per cui, alla lunga quasi tutti si sono tirati indietro, salvo i milanesi che hanno acquisito una posizione dominante.

Nell’arco di più di un decennio, Mario Isola e soci sono stati di sovente al centro di critiche, per le gomme da poggia, specialmente. Ma non solo. E loro si sono sempre difesi sostenendo che il loro prodotto nient’altro era se non il risultato della richieste tecniche federali, orientate ad un maggior numero di soste per il cambio e allo show.

Verstappen su Pirelli, c’è qualcosa da migliorare

Intervenuto sull’argomento il due volte iridato ha espresso una certa perplessità sulla direzione intrapresa dallo sport, orientata ad un certo addormentamento. “Quando c’era la “guerra delle gomme”, si andava all’estremo e tutti i produttori spingevano al massimo in termini di utilizzo delle risorse. Mentre adesso che non esiste più questa battaglia, il fornitore se la prende comoda“, ha dichiarato a Viaplay.

Non dico che non si spenda più denaro, ma non c’è l’esigenza di trovare quei due o tre decimi extra come un tempo“, ha commentato.

Nell’ultimo periodo gli intoppi principali si sono visti con il maltempo. In particolare lo scorso ottobre, nel weekend di Suzuka, molti piloti hanno perferito bruciare le “scarpe” intermedie, pur di non utilizzare le full wet, da loro definite pericolose per la cattiva visibilità creata. “Credo che si debba discutere maggiormente dell’argomento“, ha denunciato, reclamando un dialogo più intenso tra l’azienda lombarda e chi le corse le vive dall’abitacolo.

Non voglio comunque essere negativo, perché con loro personalmente lavoro bene e so per certo che riusciranno a trovare una quadra per quanto concerne le coperture da bagnato. Sarebbe bello poter discutere con loro e dare un contributo“, ha proseguito utilizzando la strategia del bastone e la carota, o forse della carezza seguita da un pugno. “Hanno investito tantissimo nella top class e sono un grande brand, ma ritengo si possa fare meglio. Come corridori e squadre vogliamo alzare l’asticella. L’augurio è che l’obettivo sia condiviso anche da Pirelli“, ha chiosato invitando gli italiani a rimboccarsi le maniche e a dare vita ad un prodotto più affidabile, completo e prestazionale per evitare GP rinchiusi al box.

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