Massa a gamba tesa sull’ex compagno: che badilata

Ormai ritiratosi dalle competizioni Massa torna con la mente al periodo trascorso in Ferrari. E sull’ex compagno di box Alonso è spietato.

Legato alla Ferrari sin dal suo debutto nel Circus avvenuto nel 2002 con la Sauber, Felipe Massa, avrà anche l’opportunità per un periodo abbastanza lungo di guidarla. Chiamato a Maranello da Jean Todt nel 2006 per affiancare Michael Schumacher, giunto ormai al suo ultimo anno in rosso, dal 2007 al 2009 condividerà il box con Kimi Raikkonen e poi dal 2010 al 2013 con Fernando Alonso, prima del divorzio e del passaggio alla Williams.

Felipe Massa (LaPresse Foto)
L’ex pilota di F1 Felipe Massa (LaPresse Foto)

Il suo destino al Cavallino era già scritto prima di cominciare. Il compito che lo attendeva era quello da spalla. Un po’ come era successo ai predecessori Eddie Irvine e Rubens Barrichello. Ma per un attimo, nel 2008, la storia parse in grado invertirsi. Per pochi secondi, il brasiliano fu campione del mondo. Purtroppo per lui, giusto il tempo di un amen. Di un sogno fugace.

La pioggia e i problemi di gomme che colpirono la Toyota di Timo Glock nell’ultimo round stagionale di Interlagos, riporteranno, infatti, tutto nel giusto ordine, costringendolo ad accontentarsi della seconda piazza complessiva, mentre Lewis Hamilton, allora talento in erba della McLaren, andrà a prendersi la prima delle sue sette coppe.

Massa svela i segreti della “sua” Ferrari

Da quel momento la magia non si ripeterà più e il trasferimento a Grove rappresenterà una sorta di lento addio alla F1 vissuto tutto nelle posizioni basse della griglia. L’ultima parentesi nelle gare, lo vedrà tra i protagonisti della Formula E con il team Venturi. Un tentativo fallito e incolore.

Adesso, da pensionato, il paulista ha deciso di ripercorrere le fasi della carriera trascorse in Italia. E in particolare si è soffermato sul rapporto con il Samurai, in teoria più vicino a lui caratterialmente di quanto potessero essere il Kaiser o il Iceman, se non altro per l comuni radici latine. Ed invece, a sorpresa, è arrivata la stroncatura.

È stato sicuramente il vicino di box più difficile con cui mi sono confrontato“, ha dichiarato al sito polacco  Swiatwyscigow.pl. “Era un pilota straordinario, ma lavorare con lui è stato complicato. La squadra era divisa. E ciò rendeva tutto più complesso. Io stesso non ho avuto la forza di farmi ascoltare dai vertici“, ha denunciato l’atteggiamento da prima donna dell’iberico.

Ben diverso il giudizio su Schumi. “E’ stato un collega di marca fantastico. Ho imparato moltissimo da lui. Era un corridore straordinario, con un modo di lavorare unico. Eravamo molto legati”.

Il 41enne ha poi tirato fuori quello che è un po’ un segreto di pulcinella. Ovvero che alla Rossa avrebbe dovuto approdare Robert Kubica. Il driver di Cracovia aveva firmato un pre-contratto che avrebbe dovuto concretizzarsi nel 2012. Tuttavia l’incidente subito al Rally Ronde di Andora del 6 febbraio 2011 distruggerà i piani. “Ero sicuro che avrebbe preso il mio posto. E la cosa non mi dava fastidio, perché se lo meritava“, ha ammesso Felipe.Quel crash fu un brutto colpo. E’ un vero peccato che un professionista tanto bravo abbia perso un’occasione che avrebbe potuto essere importante per il suo percorso“.

Facendo infine un bilancio del proprio percorso, Massa ha sfoggiato sicurezza e orgoglio per quanto fatto, nonostante il suo curriculum ci parli di soli 11 successi di corsa e 41 podi.  “Non cambierei nulla“, ha detto. “Mi sono divertito molto. E penso che sia stata una grande esperienza”.

In realtà una cosa l’ex ferrarista vorrebbe che fosse andata diversamente. “Vorrei avere avuto un punto in più nel 2008“, ha concluso ancora deluso per quel traguardo così vicino e all’improvviso diventato talmente lontano da essere imprendibile.

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