Lapo Elkann svela uno scoop su Ayrton Senna: c’entra la Ferrari

Lapo Elkann, fratello del Presidente della Ferrari, ha raccontato un aneddoto su suo nonno, citando anche i suoi piloti di Formula 1 preferiti.

La passione di Gianni Agnelli per i motori ha rappresentato una spinta per tutti i suoi nipoti. John è diventato il Presidente della Ferrari, dopo la prematura scomparsa di Sergio Marchionne. Il rampollo della famiglia piemontese fu designato come l’erede naturale dall’avvocato stesso e, fin qui, ha guidato la Fiat e la casa modenese a traguardi storici. Se il fatturato del Cavallino è rampante, in Formula 1 non è ancora riuscita a tornare ai fasti di un tempo.

Senna Elkann Ferrari (LaPresse)
Senna Elkann Ferrari (LaPresse)

Nel 2023 i tifosi della Rossa si augurano di rivedere, a dieci anni di distanza dalle battaglie di Alonso, Charles Leclerc e Carlos Sainz in lotta per la corona iridata sino all’ultimo Gran Premio. Nel 2022 la squadra modenese ha fatto dei passi in avanti con il passaggio alle auto ad effetto suolo, ma non è ancora abbastanza. Il distacco di oltre 200 punti dalla testa della classifica ha rappresentato l’ennesima amara delusione. Al termine dello scorso anno John Elkann e l’amministratore delegato, Benedetto Vigna, hanno deciso di accompagnare all’uscio Mattia Binotto, trovando un nuovo team principal.

La scelta è ricaduta su colui che aveva lanciato nel circus della F1 Charles Leclerc. Frederic Vasseur, infatti, ha aiutato il monegasco ad emergere in Alfa Sauber, dopo aver scovato tanti altri giovani talenti nelle categorie minori. Binotto aveva fatto il suo tempo, tra errori comunicativi e scelte insensate, e Lapo Elkann è stato ben felice di accogliere in squadra l’ex team principal della squadra svizzera. Nonostante sia defilato dagli interessi economici della Scuderia, Lapo si è dimostrato molto attento alle dinamiche interne al team. Ama la Ferrari ed è convinto che Vasseur possa rappresentare una svolta positiva in vista del 2023.

La prossima annata dovrà essere quella della voltata definitiva. Il team ha bisogno di tornare nel ruolo che più gli compete, dopo l’illusione del 2022. La F1-75 sembrava essere l’auto migliore della griglia. Leclerc si aggiudicò i primi Gran Premi, ma tutto durò un paio di mesi. Presto emersero i limiti tecnici della monoposto, condizionata dalle avarie dei nuovi motori Superfast. Per anni la Scuderia ha investito su grandi campioni allo scopo di tornare a vincere. Non ci sono riusciti straordinari interpreti come Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Il rischio concreto è che possa fare fatica anche Charles Leclerc, dopo 4 anni con più ombre che luci.

Ferrari, Lapo Elkann e l’aneddoto su Senna

In passato la Rossa ha sempre investito somme ingenti per portare a Maranello i migliori. Per i campioni del mondo vestire la tuta rossa rappresentava un sogno. Se Lewis Hamilton e Max Verstappen hanno sempre preferito rimanere in Mercedes e Red Bull Racing, qualcosa nella mentalità dei piloti è cambiata. I fan della Ferrari hanno potuto ammirare, nel quinquennio aureo, le capacità sovraumane di Michael Schumacher. Fu lui l’erede naturale di Ayrton Senna. Il tedesco vinse con la Benetton il suo primo riconoscimento iridato nell’anno della tragica scomparsa del brasiliano. Dove si trova la tomba di Ayrton Senna? Ecco come rendergli omaggio.

Ayrton Senna da Silva era sempre stato il sogno proibito dei vertici della Rossa. Luca Cordero di Montezemolo corteggiò a lungo il tre volte iridato di San Paolo. Nel 1987, al suo ultimo anno in Lotus, Ayrton era già tra i driver più famosi del circus. Nel 1988 coronò il sogno di salire su un’auto da mondiale e non perse l’occasione per vincerlo alla sua prima annata al volante della McLaren. Le sfide con Alain Prost lo fecero entrare nella storia. Dopo aver conquistato 3 mondiali con l’auto inglese, Senna sarebbe potuto arrivare in Ferrari, prima o dopo l’esperienza in Williams. Quanto guadagnava Ayrton Senna? La cifra vi sbalordirà.

Lapo Elkann, intervistato sulla rivista Oggi da Walter Veltroni, ha raccontato degli aneddoti sulla profonda passione di famiglia. Gianni Agnelli seguiva con ardore le gesta dei piloti di F1. “Il suo pilota preferito era quello che vinceva. Credo abbia per questo molto amato Michael Schumacher. Poi gli piaceva Gilles Villeneuve, il suo modo di guidare – ha annunciato Lapo Elkann – e Ayrton Senna, che se non fosse morto in modo così tragico, l’anno dopo sarebbe venuto in Ferrari. Amava il talento e il coraggio e li riconosceva anche negli avversari. Era un vero uomo di sport”.

Senna fece impazzire i fan anche per il suo carattere unico. Neide Senna, madre di Ayrton, aveva origini italiane. I nonni materni di Neide erano toscani, originari di Porcari. La nonna paterna, invece, proveniva da Siculiana. Il nonno paterno di Ayrton, il cui cognome originale era Sena, era di Scisciano, provincia di Napoli. Nel sangue del campione scorreva sangue italiano. Si sarebbe trovato a meraviglia in Italia e, forse, oggi sarebbe ancora qui.

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